REDAZIONE PISA

Bimbo di 6 anni morì nella piscina . Ora indagati anche i suoi genitori

Il gip aveva disposto l’imputazione per i gestori. "Chiederemo l’archiviazione per il padre e la madre di Anmol"

Le indagini sono state seguite dai carabinieri della Sezione operativa del Norm della Compagnia di Pisa (. foto di repertorio

Le indagini sono state seguite dai carabinieri della Sezione operativa del Norm della Compagnia di Pisa (. foto di repertorio

di Antonia Casini

PISA

Indagati anche i genitori. Proprio loro si erano opposti per due volte alla richiesta di archiviazione. Anmol Kumar, non ancora 7 anni, morì nell’estate 2022 nella piscina del parco "Piccolo Mondo" di San Giuliano Terme. Solo pochi giorni fa, dopo ulteriori indagini e sulla base di osservazioni da parte degli avvocati dei parenti (originari dell’India) del bimbo, era arrivata l’imputazione coatta per chi era stato individuato come il responsabile dal punto di vista legale e di fatto del parco dove avvenne il decesso. In questi giorni i carabinieri della Sezione operativa del Norm della Compagnia di Pisa hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a quattro persone, non solo al legale rappresentante e all’amministratore della struttura, ma anche al padre e alla madre del piccolo: avrebbero omesso di vigilare il minorenne.

Così la loro posizione è cambiata. Il loro legale, Lodovico Espinoza (Andrea Callaioli tutela gli zii), depositerà una memoria chiedendo l’archiviazione per i genitori. Due le strade poi: la richiesta può essere accolta oppure si andrà all’udienza preliminare.

Anmol morì in una giornata molto calda del luglio di due anni fa: al parco divertimenti era arrivato con i genitori. "Era con la zia e la cuginetta nella piscina più piccola ma a un certo punto hanno deciso di trasferirsi in quella più grande. Pochi secondi e non l’hanno più visto: era già caduto in acqua, non sappiamo come, nessuno di noi ha assistito, l’hanno tirato fuori", aveva raccontato lo zio del bambino a "La Nazione" poche ore dopo quel dramma. Il bimbo, in attesa dell’ambulanza, era stato soccorso e rianimato da un ex volontario dell’associazione Croce Verde di Lucca e da un medico chiamato all’altoparlante. A Cisanello era giunto già gravissimo, poi era stato trasferito d’urgenza all’ospedale specializzato Meyer di Firenze dove non ce l’aveva fatta.