Bisogna rassegnarsi: per ora non migliora

Bernardo Gozzini (Consorzio Lamma): "Ondata di calore persistente e assolutamente anomala"

Bisogna rassegnarsi: per ora non migliora

Un anziano si rinfranca nel reparto frutta di un. supermercato a. Cisanello foto Elena Pardini/Valtriani

"Bisogna rassegnarsi: è poco probabile che a Pisa le temperature registrino un calo". Lascia poche speranze Bernardo Gozzini, amministratore unico del Consorzio Lamma, il servizio meteorologico della Toscana, nella sua fotografia del caldo nella nostra provincia, dove ieri i termometri hanno toccato il picco di 37 gradi. "La situazione è praticamente bloccata - spiega l’amministratore di Lamma - da un’alta pressione in tutto il bacino mediterraneo, con un afflusso di aria calda di matrice nordafricana e sudtropicale, che causa delle temperature così elevate. Un’ondata di calore lunga, persistente e assolutamente inusuale, che non accenna ad allentare la presa. In queste condizioni - prosegue il dottor Gozzini - la provincia di Pisa deve abituarsi a dei picchi che toccano i 36-37 gradi". Il meteorologo fa presente che queste temperature "decisamente sopra la media", stanno diventando purtroppo "la norma" della nostra provincia. Al caldo afoso di questi giorni, infatti, dovremo abituarci sempre di più in futuro. "Fino a qualche anno fa - ricorda il meteorologo - il luglio pisano non superava i 30 gradi e nella prima decade di agosto poteva toccare i 31, adesso invece a causa del cambiamento climatico viviamo gli anni più caldi in assoluto".

Uno spiraglio di miglioramento si potrebbe intravedere nel fine settimana, anche se non durerà molto. "Venerdì - afferma Bernardo Gozzini - dovrebbe verificarsi un passaggio che interessa soprattutto Europa e nord Italia e potrebbe avere degli effetti sull’arco appenninico, comportando qualche precipitazione nella parte interna della Toscana. Ciò significa un lieve abbassamento delle temperature di un paio di gradi che potrebbe coinvolgere anche Pisa. Anche se dovesse verificarsi questo cambiamento - sottolinea il meteorologo - non avrà effetti a lungo termine, visto che dalla prossima settimana il termometro tornerà sopra la media fino al 10 agosto, periodo in cui la morsa del caldo pisano tende solitamente ad allentarsi".

Insomma, le alte temperature a Pisa la faranno da padrone ancora per diversi giorni. Da monitorare anche il rischio siccità che ha portato a condizioni di magra i fiumi Serchio e Ombrone. Da questo punto di vista, l’amministratore unico di Lamma è tranquillo: "la situazione a Pisa è abbastanza gestibile e non siamo stato di gravità e il merito è tutto delle piogge di primavera. Grazie alle intense precipitazioni sopra la media che si sono verificate a maggio e giugno, il problema della siccità non dovrebbe porsi, soprattutto per quanto riguarda l’Arno, ma anche la parte pisana del Serchio. Dipende tutto però - conclude Gozzini - dalla durata dell’attuale ondata di calore".

Mario Ferrari