ANTONIA CASINI
Cronaca

"Bivacchi vicino alla Fibonacci". I residenti presentano un esposto

Gli abitanti: "Dormono in strada e si lavano nella fontana di via Santa Marta. Di notte abbiamo paura. Oggi la prima campanella, che cosa accadrà?". Ma la Prefettura interviene e trova una soluzione

Una delle persone che hanno dormito in via Lalli fotografata dai residenti che hanno presentato un esposto

Una delle persone che hanno dormito in via Lalli fotografata dai residenti che hanno presentato un esposto

Pisa, 15 settembre 2023 - Passando, si vedevano per strada. Dormivano nei cartoni, si arrangiavano per lavarsi. Una situazione che aveva portato alcuni residenti di via Lalli e dintorni a presentare un esposto. A voce, i cittadini, che hanno realizzato anche diverse foto, hanno aggiunto: "La sera, quando rientriamo a casa, non sappiamo mai chi troveremo. E abbiamo paura – raccontano – Che cosa accadrà oggi, quando riapriranno le scuole (Fibonacci e Damiano Chiesa) e ci saranno tanti bambini? Pensiamo che la città debba occuparsene. Alcuni si lavano nella fontana di piazza delle Gondole. Non è giusto che dormano e vivano così". Una vicenda che si è chiusa in serata con l’intervento della Prefettura, salvo nuovi arrivi. Sono persone che provengono per lo più dal Pakistan attraverso la Slovenia e girano in varie province d’Italia e della Toscana (come Lucca e Pistoia) in cerca di un posto dove stare. Arrivi spontanei che non seguono l’iter dell’accoglienza degli altri - gestito dal Ministero - che sbarcano in Sicilia. In queste ore, tra l’altro, sono arrivati a Pisa 20 nuovi migranti e nelle prossime se ne aggiungeranno altri 23. Vicino a via Lalli vivevano circa in dieci e stavano nei pressi della questura nella speranza di avere una sistemazione.

E’ proprio il questore Sebastiano Salvo a raccontare chi erano e la loro provenienza: "Sono persone che con frequenza si presentano ai nostri uffici per formalizzare la domanda d’asilo e noi abbiamo l’obbligo di riceverli. Ma questo presupporrebbe la simultanea collocazione nei Cas, i centri di accoglienza straordinaria, che sono al momento saturi. Noi - come detto - facciamo tutto quello che si deve e può fare, li riceviamo. Ma restiamo il solo canale di comunicazione che hanno per sapere se c’è un posto per loro, ecco perché stazionano vicino alla questura".

Il prefetto Maria Luisa D’Alessandro ci spiega che "dopo aver verificato che queste persone non abbiano già un percorso attivato in altre province toscane, proprio perché girano in cerca di una sistemazione, è stata trovata una soluzione". "Una situazione già presa in carico – aggiunge – che è stata risolta in queste ore". Anche se non si escludono, poi, nuovi arrivi spontanei. Il flusso è continuo. "Ma noi proseguiremo nel lavoro". Un quadro che si aggiunge a quello già complesso per gli sbarchi in Sicilia.

Si sono ridotti a circa 4.000 i migranti presenti all’hotspot di Lampedusa. Dopo la nuova ondata di arrivi e il picco di quasi 7.000 persone dei giorni scorsi, la situazione è tornata più tranquilla proprio perché proseguono i trasferimenti. A Pisa i numeri sono in continua evoluzione, come nel resto del territorio italiano. A fine agosto erano 375 quelli giunti sul nostro territorio da giugno, ma da gennaio in 254 avevano già lasciato la nostra provincia per dirigersi altrove.