Bivacchi, spaccio di droga, degrado. L’assedio intorno alla Sapienza : "Di notte spadroneggiano i pusher"

La denuncia di residenti e commercianti: "Arrivano qua dai Lungarni ogni notte fra l’una e le quattro. Sono tutti italiani. Ed è il caos. Poi la mattina contiamo i danni, resti organici, fazzoletti sporchi di sangue".

Bivacchi, spaccio di droga, degrado. L’assedio intorno alla Sapienza : "Di notte spadroneggiano i pusher"

La denuncia di residenti e commercianti: "Arrivano qua dai Lungarni ogni notte fra l’una e le quattro. Sono tutti italiani. Ed è il caos. Poi la mattina contiamo i danni, resti organici, fazzoletti sporchi di sangue".

Degrado e spaccio a pochi passi dai Lungarni. È una situazione di estremo disagio quella che vivono gli abitanti e i commercianti intorno al Palazzo della Sapienza: dopo le serate animate dalla movida, la notte le strade del quartiere diventano scenario di bivacco, furti, traffico di sostanze stupefacenti e violenza. "Ogni notte dall’una alle quattro circa si raduna un gruppo di persone – siamo sicure che siano italiani - e fanno quello che vogliono", spiegano due signore che abitano nei condomini circostanti, "Vengono qui dalle spallette, entrano dai varchi del Lumiere e della Sapienza, l’altra sera li abbiamo visti rubare un motorino. La situazione negli ultimi mesi è migliorata solo perché si sono spostati", commentano. Ogni mattina, i residenti, oltre alle siringhe, i fazzoletti insanguinati, il vomito e gli escrementi a terra, ritrovano le loro piante scavate, i contatori dei servizi spaccati e aperti e danni alle macchine. "Cercano la droga, deve essere lì dove gli spacciatori dicono loro di andare", continuano le signore. Passeggiando per le strade, tra i rifiuti, i coriandoli abbandonati delle lauree, le macchie delle feci e del vomito incrostate sui marciapiedi, le foglie e le radici riversate sul suolo con il concime, si intravedono dietro gli sportelli forzati dei contatori i bottini dei furti riposti. Insieme ai mozziconi di sigaretta, le lattine accartocciate e i ciuffi di capelli, compare anche un portafoglio probabilmente rubato ad un turista, senza soldi ma con ancora con i documenti all’interno. L’ultimo scontrino risale al 14 luglio scorso. Una condizione che crea disagio anche ai commercianti: "Non è giusto né per me, né per i clienti", commenta Anamaria Marcoci, del bar Bona Dea Caffé-Bistro, "sono due giorni che non puliscono le strade e si sente puzza di pipì. Io sono costretta a chiudere il bar alle 17 il pomeriggio perché è pericoloso rimanere qua sola. La notte c’è un grande giro di spaccio, fanno come se fosse casa loro". "Ho fatto 3 denunce negli ultimi 15 giorni", dice Leda Martinelli del bar Pick a Flower, "Ho trovato i lucchetti del magazzino segati, sono entrati a rubare ed hanno preso delle birre. Avevano lasciato un fagottino riempito di una qualche sostanza, l’ho restituito ai carabinieri. Sulle spallette succede di tutto la notte", continua, "l’altra mattina sono arrivata quando le strade non erano ancora state pulite, non si riusciva a camminare dalla quantità di bottiglie rotte sul marciapiede". "Dieci anni fa c’era la movida vera, ora è diverso: non si sa gestire la città, questa è la politica ‘della facciata’, lo spaccio c’è a tutte le ore", spiega Gregorio Bianchini del ristorante La Stanzina, "al di là di quello che troviamo nelle piante, ieri abbiamo trovato un escremento. Siamo qua da quasi 6 anni: il primo giorno trovai una siringa davanti all’ingresso. Ora c’è la metà dei locali e della gente: sono meno, ma sono più maleducati e fanno danni, spesso si ritrovano e si spostano. Magari non è più un fenomeno circoscritto, per questo appare meno accentuato".

Giulia De Ieso