Francesco
Vichi*
Non sta producendo i risultati attesi il recente decreto del Governo, varato per sbloccare il mercato dei crediti legati ai bonus edilizi. Il sistema bancario e Poste italiane mostrano delle rigidità ingiustificate dalla normativa e stanno introducendo criteri e procedure che penalizzano le micro e piccole imprese. Per questo motivo Cna chiede al Governo un intervento nei confronti del sistema degli intermediari finanziari, per riattivare in modo efficace il mercato della cessione dei crediti d’imposta.
Limitare il mercato dei crediti ha immediati riflessi negativi, sul funzionamento dei bonus edilizi e ce lo segnalano molte imprese del settore.
A questa considerazione si aggiunge la richiesta di Cna di prorogare di almeno 30 giorni il termine del 7 aprile per l’invio delle comunicazioni delle opzioni relative alla cessione dei crediti fiscali previste per le spese sostenute nel 2021, e per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, anche in considerazione del fatto che l’Agenzia delle entrate non ha ancora aggiornato la piattaforma per l’invio delle comunicazione. A questo si aggiunge la necessità di prorogare oltre il 30 giugno la scadenza relativa al 30% dei lavori eseguiti per beneficiare del superbonus. Con il sistema bancario sostanzialmente fermo le nostre imprese si sono fermate nell’esecuzione dei lavori per i bonus. Adesso, quindi, riuscire a terminare gli interventi entro quella data è praticamente impossibile.
L’eccessiva prudenza nelle cessioni del credito da parte del sistema bancario e i ritardi dell’amministrazione finanziaria stanno mettendo in serio pericolo l’esistenza stessa di numerose imprese artigiane della filiera delle costruzioni che si sono adoperate ad anticipare ai clienti gli incentivi pubblici.
*Presidente Edili
Cna Grosseto