GABRIELE MASIERO
Cronaca

Boom immatricolazioni: ateneo secondo in Italia

Incremento del 7,5%: con 7561 iscritti Pisa vanta, in Italia, la quarta migliore progressione

Il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi presente ieri alla cerimonia in Sapienza

Il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi presente ieri alla cerimonia in Sapienza

Pisa, 1 aprile 2025 – "Nonostante le difficoltà per il nostro bilancio che deve fare i conti con i tagli al fondo di finanziamento ordinario, la nostra università resta una tra quelle che hanno maggiore appeal in Italia e ce lo conferma l’ultimo report ministeriale sulle immatricolazioni per l’anno accademico in corso: Pisa si piazza seconda dietro solo a Catania con un incremento del 7,5%".

Lo ha detto il rettore dell’ateneo pisano, Riccardo Zucchi, durante la cerimonia di consegna del cherubino d’oro, l’onorificenza accademica pisana, a 10 docenti e al laureato più anziano, Sebastiano Maccioni, ingegnere sardo di 107 anni, padre di Titina, già presidente del consiglio comunale pisano. In termini assoluti, l’Università di Pisa, ha aggiunto Zucchi, "con 7561 nuovi iscritti, vanta la quarta migliore progressione d’Italia (526 immatricolati) dietro a Torino, Catania e Milano". Dati, osserva il rettore, "che ci restituiscono la fotografia di un ateneo vitale e che riesce ad attrarre molti studenti stranieri, tanto che su questo specifico aspetto abbiamo ricevuto anche i complimenti dell’ambasciata italiana in Marocco che ci spingono a impegnarci sempre di più a offrire un orientamento universitario che sia sempre più caratterizzato da un’offerta internazionale".

Del resto il report ministeriale dimostra, comunque, una sete di sapere in crescita tra i giovani diplomati con un aumento tendenziale che va avanti già da due anni e che vede una crescita costante della presenza femminile. Tuttavia, ha osservato il rettore, "è opportuno mantenere i piedi per terra, perché i numeri da soli non bastano a restituirci una radiografia completa dello stato di salute del nostro sistema: il governo ha promesso un incremento del Fondo di finanziamento ordinario e noi registriamo con favore questa possibilità ma ci crederemo solo quando la promessa si trasformerà in stanziamenti reali". E’ anche per questo, ha sottolineato Zucchi, "che l’ateneo pisano ha scelto di non organizzare la cerimonia inaugurale dell’anno accademico visto il contesto, sociale e internazionale, molto difficile che stiamo vivendo: mi riferisco agli scontri tra la polizia e i nostri studenti del 2024, ma anche ai lutti in Ucraina, a Gaza e in Israele per i conflitti in atto". "Tutto questo è il motivo principale – ha concluso – che ci ha spinti a inserire nello statuto il no alla ricerca per scopi militari, con una scelta che è basata sul principio della non violenza, anche verbale, che accetta qualunque diritto di critica pur che siano rispettate le opinioni di tutti".