REDAZIONE PISA

"Botti vicino alle case. Controlli su chi spara"

L'associazione ambientalista "La città ecologica" denuncia spari di cacciatori vicino alle case ad Asciano, causando allarme tra i residenti. Chiedono un'intensificazione dei controlli per garantire il rispetto delle normative.

Botti e scoppi vicino alle case ad Asciano ma non è Capodanno. L’associazione ambientalista "La città ecologica" ha raccolto le vivaci lamentele di alcuni residenti di Asciano che si svegliano di buon mattino destati da spari di cacciatori. "Alcuni cittadini si sono rivolti alla nostra associazione – dice Pierluigi d’Amico de La Città ecologica - per denunciare il risveglio assordante avuto soprattutto ieri mattina (martedì, ndr). Già all’alba e molto vicino alle abitazioni, poco rassicuranti esplosioni hanno rotto il silenzio mattutino: alla vigilia della chiusura della stagione venatoria, erano evidentemente in corso delle battute di caccia". Stando a quanto riportato dall’associazione :" Il rumore dei colpi ha rimbombato sia dalla parte del monte, verso il quale si potevano sentire distintamente spari e frastuono, sia dalla parte della valle, nell’area che costeggia gli storici archi dell’acquedotto mediceo". Gli spari sembravano particolarmente vicini alle abitazioni, tanto da creare un certo allarme nella popolazione. "C’era timore ad uscir di casa – riferiscono dall’associazione - sono state fatte telefonate alle autorità e inviate mail alla polizia venatoria provinciale, mentre alcune persone hanno asserito (e non è la prima volta) di aver trovato pallini nel proprio giardino". Nelle lamentele c’è anche l’impaurimento dei cani domestici. "Non vogliamo entrare nella questione della caccia, dei luoghi e dei tempi di caccia. Ma ci sembra necessaria e opportuna una intensificazione dei controlli da parte degli enti preposti, in modo da assicurare il rispetto delle normative. Per questi controlli dovrebbero intervenire forse anche i vigili urbano essendo questi spari così vicini al centro abitato. Proprio secondo la legge 157/92, è obbligatorio non lasciare nei boschi e per terra i bossoli, che sono da considerarsi un rifiuto speciale. Ma chiunque passeggi sui monti pisani, può rendersi conto di quanto questa normativa venga disattesa".

Carlo Venturini