"Bright Night" nel cuore di Pisa. Il successo pop della ricerca. Dà spettacolo e incanta il pubblico

Dalla nascita dell’universo all’intelligenza artificiale: oltre 200 eventi, 37 stand sparsi nel centro, 28 talk e momenti di spettacolo, con il gran finale in Logge di Banchi, trasformate in una tela viva.

"Bright Night" nel cuore di Pisa. Il successo  pop della ricerca. Dà spettacolo e incanta il pubblico

Dalla nascita dell’universo all’intelligenza artificiale: oltre 200 eventi, 37 stand sparsi nel centro, 28 talk e momenti di spettacolo, con il gran finale in Logge di Banchi, trasformate in una tela viva.

Dalla nascita dell’universo all’intelligenza artificiale, ci passa una notte, quella di Bright2024. Oltre 200 gli eventi, 37 gli stand, e 28 i talk che hanno composto l’ossatura della notte della ricerca. La mappa di questa edizione ha indirizzato centinaia di persone alla scoperta di quei tesori che non si vedono perché custoditi nei laboratori di Unipi, Sant’Anna, Cnr, Scuola Normale, Ingv, Infn, Virgo. La Scuola Normale ha guidato decine di persone ai sarcofagi romani del Camposanto monumentale con Francesca Sabbatini (allieva della Sns) e visita al Camposanto monumentale che si è concentrata sui sarcofagi di epoca romana, analizzandone la storia collezionistica, gli aspetti formali (tipologia, iconografia etc.) e il riuso in età medievale. Con Bright Tower, c’è stata visita alla mostra "La Torre allo specchio". Il centro Ego-Virgo ha strabiliato tutti inglobando la nascita dell’universo su un furgone per un’esperienza immersiva unica, grazie anche al maestro di decorazioni del carnevale di Viareggio, Jacopo Allegrucci. E dal Big Bang si scala l’evoluzione per arrivare agli egittologi di Unipi che hanno insegnato a grandi e piccini a giocare a Senet un misto di scacchi e backgamon in voga ai tempi dei faraoni. Il Cnr è stato il bacino dove si sono raccolti 300 studenti per seguire oltre 20 talk e visitare i laboratori. Mentre l’Ingv ha festeggiato i suoi 25 anni in maniera vulcanica, simulando cioè eruzioni e terremoti. "C’è poco da fare – ha sottolineato il rettore di Unipi, Riccardo Zucchi – : la civiltà nostra, quella occidentale è in crisi. Dobbiamo trovare altre centralità, altri spazi, ed aprirci all’immigrazione. Se la nostra civiltà è in crisi si salva la ricerca, la ricerca che qui è messa in piazza".

Il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ha ricordato: "Ero studente. Parlavo coi miei genitori con il gettone. Oggi c’è l’intelligenza artificiale che alberga già qui tra noi". "Bright è l’esempio del sistema toscano – le parole dell’assessora regionale all’istruzione, università e ricerca, Alessandra Nardini – , un esempio che funziona tant’è che abbiamo intercettato i fondi del Pnrr proprio per la ricerca". Mariagrazia Alabrese della Scuola Sant’Anna ha invitato tutti a Palazzo Boyle per visitare non solo la nuova sede della Scuola ma soprattutto le decine di stand. L’invito di Fabio Recchia presidente del Cnr pisano è quello di fare una camminata fino a San Cataldo per immergersi nel centro di ricerca più grande e complesso del Paese. Il primo cittadino Michele Conti ha ricordato come da Pisa, l’Italia si è collegata alla Rete e che poco tempo fa è stata inaugurata una nuova sede del colosso dell’informatica Cisco. L’evento conclusivo, dal titolo "Shaping a brighter future" è stato fatto in Logge di Banchi. Lo spettacolo, curato da Imaginarium Studio, ha trasformato la facciata della Loggia in una tela viva, grazie a un progetto di video mapping suggestivo, accompagnato dall’esecuzione musicale dal vivo di Davide Giannoni. Il coordinamento e l’organizzazione di Bright sono stati curati da Unipi con il prof. Alessio Cavicchi.

Carlo Venturini