"L’obiettivo a medio termine è quello di azzerare completamente le liste di attesa per gli asili nido e già con gli interventi Pnrr riusciremo a compiere un significativo balzo in avanti in questa direzione. Ma lo faremo anche adottando altre misure". L’assessore alle politiche educative, Riccardo Buscemi, in un colloquio con La Nazione, parla delle prospettive legate al nuovo anno e non solo.
Quali altre soluzioni avete in mente? "Intanto, grazie agli interventi del Pnrr che si completeranno entro il 2026, avremo un saldo positivo di ulteriori 30 posti per i nidi ma stiamo lavorando anche per individuarne altri. Penso a rendere definitiva la soluzione attualmente temporanea di via Derna, dalla quale potremo ricavare ulteriori 45-50 posti per gli asili nido. E poi..."
E poi? "Non è un obiettivo immediato, ma è una chiara scelta politica che mi piace rivendicare: l’amministrazione ha molto a cuore le politiche per la famiglia e lo ha dimostrato con interventi determinanti nell’edilizia scolastica coordinati dal vicesindaco Raffaele Latrofa, che ci hanno permesso di risanare edifici vetusti o, addirittura, demolendoli e ricostruendoli. Inoltre, sto pensando a un progetto di asilo nido aziendale per i dipendenti comunali e più in generale a servizio dei dipendenti pubblici. Stiamo valutando alcuni immobili del centro cittadino sui quali intervenire. E’ per presto per ora per dire quali. Ma tutto questo va di pari passo con altre scelte nello stesso ambito".
Quali? "Riuscire, ad esempio, pur mantenendo inalterate le tariffe e la qualità dei servizi, come abbiamo fatto con la recente approvazione del Bilancio preventivo, ad ampliare l’offerta: l’obiettivo per la prossima estate è allungare fino a luglio l’orario di quelli a gestione diretta. Contestualmente lavoriamo per favorire l’apertura di nuovi nidi con il concorso di privati e il successivo loro accreditamento. Tutte azioni che rientrano nella più generale attenzione alle politiche di sostegno alle famiglie e alle politiche educative. Penso anche alle attività di doposcuola che abbiamo già iniziato a realizzare, insieme ad alcune associazioni del territorio, all’interno di spazi comunali dislocati nelle periferie".
Lei ha anche la delega alla gentilezza. "Che cerco di declinare anche e soprattutto nell’ambito delle politiche scolastiche, così come la delega che riguarda i gemellaggi. La gentilezza altro non è che educare al rispetto degli altri, in qualsiasi contesto. Ed è un concetto che è giusto imparare a praticare fin da bambini, Rispetto delle competenze, delle idee altrui, anche se diverse dalle nostre, l’educazione a un confronto civile. Questioni concrete e tutt’altro che retoriche, anche per evitare le brutte pagine delle scorse settimane".
A che cosa si riferisce? "Ai danneggiamenti nelle recenti occupazioni scolastiche. Le proteste studentesche sono assolutamente legittime, ma sono molto più convincenti quando non si esauriscono nella distruzione o nel danneggiamento dei beni della collettività. E mi è dispiaciuto che non si siano levate voci di condanna tra quegli studenti eletti negli organi d’istituto. Dissentire è democratico. Sempre. L’azione distruttiva di pochi, invece, è semplicemente un sopruso".