REDAZIONE PISA

Cacciatori sulla pista ciclabile. Fucili, mimetica e prede abbattute

Ciclopista dell’Arno Riglione-Cisanello, anzi "riserva di caccia" dove può anche capitarti di trovarti allimprovviso di fronte qualcuno in tuta...

Il ponte ciclopedonale di Riglione che unisce le due sponde dell’Arno: ma sulla pista lato Cisanello. stazionano spesso i cacciatori

Il ponte ciclopedonale di Riglione che unisce le due sponde dell’Arno: ma sulla pista lato Cisanello. stazionano spesso i cacciatori

Ciclopista dell’Arno Riglione-Cisanello, anzi "riserva di caccia" dove può anche capitarti di trovarti allimprovviso di fronte qualcuno in tuta mimetica, camuffato tra i cespugli, con il fucile puntato contro qualcosa che può anche trovarsi sulla tua stessa traiettoria. Oppure - com’è capitato ad alcuni lettori - che il volatile-preda, appena centrato da una scarica di pallini, ti cada in testa, pochi istanti dopo lo sparo. Altro che polmone verde, piuttosto è meglio fare attenzione, perché passeggiando o girando in bicicletta lungo la ciclopista che dal ponte di Riglione arriva fino al viale delle Piagge, si possono fare incontri non proprio rassicuranti, almeno in pieno giorno e in zone praticamente urbane percorse quotidianamente da centinaia di ciclisti, persone a piedi, famiglie con bambini nel passeggino o con il cane al guinzaglio, come da regolamento comunale per la conduzione degli animali.

Regolamento che dovrebbe valere anche per i cacciatori, ma - a quanto pare - non sempre rispettato. Attualmente la normativa vieta di sparare a distanza inferiore a 150 metri con fucile da caccia con canna ad anima liscia, o da distanza corrispondente a meno di una volta e mezza la gittata massima in caso di uso di altre armi in direzione di edifici e strade carrozzabili. E vieta di portare armi che non siano scariche e in custodia, nel raggio di 100 metri da abitazioni e di 50 metri da strade carrozzabili non poderali o interpoderali. Ma non tiene conto dei percorsi ciclabili e degli itinerari escursionistici, molto frequentati in tutti i periodi dell’anno. Fiab nazionale da tempo chiede al Governo affinché le regole della caccia siano modificate così da permettere la coesistenza con la fruizione del territorio da parte dei non cacciatori, anche in considerazione del fatto che Governo ed Enti Locali stanno investendo, ingenti risorse per la realizzazione di itinerari e reti di percorsi ciclopedonali.