San Giuliano Terme (Pisa), 26 luglio 2021 - I resti carbonizzati del corpo di un uomo sono stati trovati nella serata di ieri nella campagna di San Giuliano Terme, alle porte di Pisa. Erano nascosti dietro una folta siepe, in mezzo ai campi color oro di girasole. A dare l’allarme una ragazza, minorenne, che abita nella zona. Stava facendo una passeggiata quando all’improvviso ha fatto la macabra scoperta. E’ corsa subito a casa e, terrorizzata, ha gridato che c’era un morto. Il padre sulle prime non ha dato peso alle sue parole, ma di fronte alle insistenze della figlia e alla sua concitazione ha deciso di andare a controllare di persona. Entrambi sono usciti, si sono avvicinati alla siepe, hanno spostato i rami e ogni dubbio si è dissolto: davanti a loro, adagiato nell’erba, è apparso il corpo bruciato. Immediatamente sono stati avvisati i carabinieri.
L’area è stata circoscritta ed è iniziato il paziente lavoro degli investigatori per cercare di dare un volto e un nome a quei poveri resti. Il fuoco ha distrutto il 96% dei tessuti e non sarà facile risalire all’identità della vittima. Sulla cui fine, al momento si possono solo affacciare delle ipotesi. Si tratterebbe di un uomo, sulla quarantina, probabilmente di colore, e chi lo ha ridotto in quello stato aveva fretta di sbarazzarsi di lui, ma è stato altrettanto meticoloso nel cercare di far sparire ogni traccia, ogni possibile indizio utile a ricostruire la dinamica dell’accaduto.
La scoperta dei resti risale alle 19.30 di ieri, ma secondo i primi accertamenti la morte risalirebbe a 7-8 ore prima. Come è arrivata lì la vittima? Era da solo? Doveva incontrare qualcuno? O forse si è trattato della punizione per uno sgarro? Impossibile dirlo, al momento sono solo illazioni. Intorno al corpo pare che siano stati trovati più punti di innesco del fuoco: forse è stato necessario appicare più volte le fiamme per assicurarsi di eliminare ogni traccia o forse la vittima ha provato un estremo tentativo di difesa prima di crollare. A questo punto solo l’autopsia potrà aiutare a far luce su questi e altri dettagli ancora poco chiari della tragedia.
Antonia Casini Guglielmo Vezzosi