ANDREA MARTINO
Cronaca

Caffè Siena, storia di una città

È uno dei ritrovi simbolo del centro storico e oggi festeggia 85 anni: "Abbiamo visto mutare la società"

di Andrea Martino

La monarchia, l’avvento della Repubblica, il boom economico, i sogni che erano un po’ più vicini. E poi ancora l’alluvione, gli straordinari successi sportivi legati al Pisa Sporting Club, la metamorfosi della città spinta dall’espansione dell’Università. E ancora gli anni ’80, gli ultimi sfavillanti prima dell’approssimarsi del nuovo millennio: le crisi economiche cicliche e per ultima la terribile pandemia che ha cristallizzato la società e la socialità. Ne ha vissute di giornate storiche il Caffè Siena, aperto da Alessandro Siena accanto a Logge di Banchi dopo aver chiuso la pizzicheria in via San Martino.

Era proprio il 6 dicembre, anno 1935, e su concessione regia prese il via un’avventura che ancora oggi porta la firma della famiglia Siena: "Dopo la guerra alla guida del bar c’era il nostro babbo, Ranieri. E da diversi decenni tocca a noi" spiega Alessandro da dietro il bancone, mostrando fiero il locale assieme al fratello Andrea. "Il sogno è festeggiare il secolo di attività. Chissà". Per la sua posizione, nel cuore del centro storico e a due passi da Palazzo Gambacorti, "il bar è stato l’osservatorio privilegiato dal quale abbiamo assistito a tutti i mutamenti di Pisa. Da qui sono transitati anche personaggi illustri – racconta orgoglioso Alessandro -: da Gigi Proietti a Giovanni Trapattoni. E esponenti della classe politica nazionale: Achille Occhetto ad esempio, una persona squisita".

Ma i veri vip che periodicamente si sono fermati per un caffè o un cappuccino sono quelli più vicini alla cittadinanza, "come tutti i sindaci che si sono avvicendati nel corso degli anni. Tutte personalità differenti ma estremamente attente alla città, cordiali e disponibili. Alcune delle decisioni più importanti nello sviluppo di Pisa sono nate davanti al nostro bancone".

E come dimenticare gli anni legati alle imprese sportive dello Sporting Club, un vero culto per la famiglia Siena: "Nell’epoca di Romeo eravamo rivenditori ufficiali dei biglietti. In occasione delle sfide con gli squadroni del Nord – ricordano Alessandro e Andrea -, nel bar non entrava neppure uno spillo dalla gente in fila per un tagliando". I due fratelli ricordano una città e una vita quotidiana "che col tempo si è trasformata – raccontano –: da familiare è divenuta a misura di studente. Ma i nostri Atenei sono una risorsa, una componente indispensabile del sistema cittadino".

L’amore per l’Arno, la Torre, la storia e la tradizione è rimasta però immutata: ecco perché il Caffè Siena festeggia l’ottantacinquesimo anniversario "con una serie di tazze e bicchieri marchiata Illy e realizzata da Pasquinucci, dedicata al Gioco del Ponte e alle sue dodici magistrature. È un omaggio che abbiamo voluto fare alla pisanità e che per i nostri clienti può essere anche un’idea simpatica per un regalo di Natale diverso dal solito".