MARIO FERRARI
Cronaca

Pisa, ospedali bollenti. Pazienti e personale: "Caldo insostenibile. Ogni anno stessi guai"

Santa Chiara e Cisanello, continuano le proteste per le temperature. La denuncia del Nursind: "Soffrono i malati ma anche i lavoratori. A rischio la conservazione dei medicinali. Bisogna intervenire"

Pisa, 4 agosto 2024 – Temperature torride nei reparti dell’ospedale sia di Cisanello che di Santa Chiara. Sono le parole di Daniele Carbocci, segretario di Nursind Pisa, il sindacato di operatori sanitari e infermieri, che lamenta una difficile situazione nei reparti e soprattutto negli ambulatori a causa del caldo, che crea molti disagi sia per i pazienti ricoverati che per il personale in servizio.

"Anche per quest’anno - spiega Carbocci - non è stata risolta la carenza strutturale che non permette di avere temperature adeguate nei reparti dell’ospedale. Il policlinico Santa Chiara è antiquato e, viste le sue difficoltà di struttura, è ormai lasciato a se stesso, per quanto riguarda Cisanello invece ci sono evidenti deficit del condizionamento centralizzato".

A Cisanello tornano i problemi legati al caldo nei reparti. Ci sono proteste del personale sanitario, dei pazienti e dei familiari
A Cisanello tornano i problemi legati al caldo nei reparti. Ci sono proteste del personale sanitario, dei pazienti e dei familiari

Il sindacato fa presente che le situazioni più difficili per le alte temperature si registrano a Cisanello nei reparti e negli ambulatori degli edifici 30, 31 e 10 (che ospitano tra gli altri i reparti di medicina d’urgenza universitaria, neurologia, gastroenterologia, cardiologia 1 e 2, cardiochirurgia, chirurgia generale), mentre al Santa Chiara il caldo affligge soprattutto pediatria, ginecologia e medicina, inoltre, nelle sale operatorie dell’edificio 15, il condizionamento è guasto.

Gli spogliatoi del personale di tutte e due le strutture, accusa Nursind, sono "delle vere e proprie saune". "I tecnici ci hanno detto più volte – prosegue Daniele Carbocci – che il problema potrebbero essere le condutture che versano in condizioni pessime, che sono peraltro un rischio per la salute, e una centrale di produzione che non è abbastanza potente per refrigerare l’enorme struttura di Cisanello durante queste potenti ondate di calore. È però inammissibile che da anni non si sia mai risolto un problema che affligge medici, infermieri e personale ciclicamente ogni estate".

Il sindacalista spiega inoltre che più volte il personale sanitario ha cercato dei modi per tamponare le situazioni più critiche, utilizzando dei condizionatori portati che però sono stati banditi perché, assorbendo molta energia elettrica, rischiando di "far saltare gli impianti".

"Vuoi per problemi di manutenzione dei condizionatori – aggiunge Carbocci – vuoi per una centrale di produzione non abbastanza potente, la situazione è difficilmente sostenibile per gli operatori sanitari che soffrono moltissimo il caldo. Peraltro, in alcuni ambienti le temperature elevate mettono a rischio la corretta conservazione dei medicinali". "Capisco che sia molto complicato intervenire sulle condutture, ma i lavori vanno fatti. È necessario realizzare – conclude – un programma di manutenzione per rendere vivibili nei mesi estivi gli spazi degli ospedali non solo ai pazienti ma anche ai tanti dipendenti che ci lavorano per svariate ore tutti i giorni".