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Caldo torrido anti larva "Flagello mosca olearia La calura le debella Ma vanno monitorate"

Gianluca Bovoli, presidente del consorzio Strada dell’olio de Monti Pisani "Stare sempre in campana perché possono esserci cambiamenti".

Caldo torrido anti larva "Flagello mosca olearia La calura le debella Ma vanno monitorate"

Non tutti i mali vengono per nuocere. La tremenda calura che ci accompagnerà ancora per molto, ha un suo lato positivo almeno per quel bene preziosissimo dei nostri monti pisani e cioè l’olio. "Le temperature così alte debellano le larve della mosca olearia". Lo afferma Gianluca Bovoli, presidente del consorzio "Strada dell’olio de Monti Pisani. La mosca olearia è un flagello e le larve della stessa mosca sono il vero problema. Le femmine depongono le uova a partire dall’estate, quando l’oliva ha almeno un diametro di 7–8 mm. L’ovideposizione avviene praticando una puntura con l’ovopositore sulla buccia dell’oliva e lasciando un solo uovo nella cavità sottostante. La puntura ha una caratteristica forma triangolare dovuta ad un effetto ottico. Una puntura fresca ha un colore verde scuro, mentre le punture vecchie hanno un colore bruno-giallastro a seguito della cicatrizzazione della ferita". La larva neonata scava inizialmente una galleria superficiale, ma in seguito si sposta in profondità nella polpa fino ad arrivare al nocciolo, che in ogni modo non viene intaccato. "Le alte temperature ci aiutano sul fronte delle larve ma c’è pur sempre il rovescio della medaglia": continua Bovoli. "L’aspetto negativo della calura è che le piante si difendono in un modo quasi brutale e cioè si liberano, sacrificano il loro frutto le olive. In gergo tecnico questo fenomeno si chiama cascola".

C’è dunque da attendersi una minor resa della pianta e quindi meno olio? "Non è detto. Per ora, la natura dell’olivo gli impone di tenerle tutte. L’ulivo cioè, in questa fase è come se dicesse: siccome le olive sono piccole cerco di tenermele tutte. Quindi per ora non si può dire che ci saranno meno olive".

A differenza dell’anno scorso che c’è stata una forte siccità quest’anno ci sono riserve idriche a sufficienza. "Abbiamo avuto una splendida e rigogliosa fioritura all’inizio di primavere. Poi le abbondanti piogge hanno un po’ rovinato la situazione nel senso che non tutti i fiori diventeranno olive. Ma per ora davvero, non ci possiamo lamentare anche se dobbiamo stare sempre in campana perché di settimana in settimana ci possono essere dei cambiamenti".

Ed infatti l’associazione Strada dell’Olio, sta sul chi va là. Il monitoraggio 2023 della mosca olearia è attivo attraverso i 22 punti di osservazione distribuiti sui cinque comuni del Monte (Buti, Vicopisano, Calci, San Giuliano Terme e Vecchiano). Sarà attivo per tutto il periodo estivo e terminerà a ottobre in concomitanza con la raccolta. Il bollettino verrà redatto dalla cooperativa Terre dell’Etruria che ha anche messo a disposizione del territorio un suo tecnico agronomo per la raccolta delle olive e le analisi di 16 punti. Il prof. Ruggero Petacchi e Alice Caselli della Scuola Superiore Sant’Anna, si occuperanno di coordinare i dati provenienti dalle altre fonti sul territorio, come ad esempio quelli dell’Oleificio sociale di Buti e quelli degli altri progetti che la Scuola stessa sta portando avanti sul Monte Pisano attraverso i suoi ricercatori.

Carlo Venturini