Come coloro che per la prima volta videro la mandria di dromedari sbarcata al porto di Livorno e diretta a Pisa, anche noi, quando abbiamo visto i dromedari a passeggio nel Parco, non riuscivamo a credere ai nostri occhi! E abbiamo scoperto che è una storia che inizia molto lontano. Nel 1622 Ferdinando III de’ Medici, appassionato di animali esotici, dopo averne ricevuto uno in dono, importò i cammelli, una specie animale che vive in ambienti molto caldi. In realtà, i “cammelli” di Pisa sono dei dromedari, ma noi continueremo a chiamarli così. Essi venivano usati soprattutto per il trasporto di materiali. Durante la Seconda guerra mondiale, purtroppo, molti di loro servirono a sfamare le truppe. Dopo la guerra venne riportata una coppia di cammelli, tuttavia le condizioni del Parco non permettevano più di ospitarli e nel 1976 l’ultimo cammello si spense nel disinteresse generale. Nel 2014 gli Scout hanno donato al Parco tre esemplari di dromedari, un maschio e due femmine. I “cammelli pendenti” oggi aiutano a pulire la spiaggia, le dune e le aree protette e continuano a far parte della storia del Parco, una storia tanto strana quanto bella e di cui noi pisani siamo molto orgogliosi.
CronacaCammelli o dromedari? Tutta la storia