GABRIELE MASIERO
Cronaca

Venduti i Cantieri di Pisa: la storia continua

Acquistati per 2,5 milioni di euro dal colosso Alfagomma. I 20 dipendenti (messi in siurezza) aspettano la ripresa produttiva

Uno yacht prodotto nei Cantieri di Pisa e l’amministratore unico della Navicelli, Pisano

Uno yacht prodotto nei Cantieri di Pisa e l’amministratore unico della Navicelli, Pisano

Pisa, 5 maggio 2021 - I Cantieri di Pisa, storico marchio della nautica italiana, cambiano proprietà e passano nelle mani del gruppo Alfagomma, leader mondiale nella produzione di sistemi per fluidi industriali e idraulici, che è con questa acquisizione ha deciso di essere attivo anche nel settore della nautica. L’accordo con il precedente proprietario, l’imprenditore francese Philippe Bacou, titolare della monegasca Yotha, una piattaforma digitale che noleggia e gestisce yacht superyacht in tutto il mondo, è stato raggiunto nelle scorse settimane e perfezionato con la firma davanti a un notaio milanese lunedì scorso.

Il prezzo di acquisto si aggirerebbe, secondo quanto si è appreso, intorno ai 2,5 milioni di euro. Per più di mezzo secolo i Cantieri di Pisa hanno creato una costellazione di stelle di prim’ordine. Con le linee Saturno, Jupiter, Polaris, Pegasus, Kitalpha e Akhir il marchio pisano ha fatto la storia della nautica e del design. Philippe Bacou ha deciso di vendere il marchio per uscire definitivamente dal settore della produzione e aveva già raggiunto l’intesa nei mesi scorsi con la ligure Tankoa Yachts che ha poi rinunciato. ma l’imprenditore francese aveva inserito nella trattativa una condizione vincolante: mantenere inalterati i livelli occupazionali e garantire che la sede produttiva sarebbe rimasta nella darsena pisana.

Nelle prossime settimane si conoscerà anche il piano industriale per rilanciare il marchio, ma intanto gli oltre 20 dipendenti del cantiere pisano sono in sicurezza e si avvicina finalmente la ripresa produttiva. Il gruppo milanese Alfagomma, guidato per la divisione Europa e America, da Enrico Gennasio, che ha trattato direttamente l’acquisto dell’azienda pisana, ha 65 anni di storia ed è stato fondato nel 1956 da Felice Gennasio. Rappresenta oggi la maggiore azienda europea e tra le principali nel mondo nel settore della gestione dei fluidi con quasi 4 mila dipendenti in tutto il mondo distribuiti in 24 siti produttivi e 96 filiali di vendita e con un fatturato intorno ai 450 milioni di euro.

"Sono molto soddisfatto di questa soluzione - commenta l’amministratore unico della Navicelli, la società di gestione a capitale interamente pubblico del canale e della darsena pisana - perché vediamo finalmente completato un iter e un progetto che mette al riparo le maestranze dei Cantieri di Pisa e darà un rilancio al marchio. Ciò è stato possibile anche grazie al lavoro che abbiamo svolto in questi anni di rivalutazione complessiva della situazione concessoria con la revisione a fini perequativi dei canoni d’area". Un percorso, quest’ultimo, tutt’altro che in discesa. "E’ stato un lavoro complesso - conclude Pisano - che ha permesso anche di centrare questo risultato grazie all’estensione della concessione fino al 2040, ma anche grazie alla revisione a fini perequativi dei canoni di tutta l’area che comporta a una riduzione complessiva di quasi il 25% delle somme dovute, ma soprattutto consente a chiunque d’ora in poi intenda investire sull’area dei Navicelli di avere un quadro normativo certo e più equo".