STEFANIA TAVELLA
Cronaca

Caos al pronto soccorso: "45 pazienti in attesa"

Migliora la situizione, ma non sono ancora risolte le criticità. E Petrucci va all’attacco: "Basta, il direttore generale deve dimettersi".

Migliora la situizione, ma non sono ancora risolte le criticità. E Petrucci va all’attacco: "Basta, il direttore generale deve dimettersi".

Migliora la situizione, ma non sono ancora risolte le criticità. E Petrucci va all’attacco: "Basta, il direttore generale deve dimettersi".

Ancora giorni difficili per il pronto soccorso dell’ospedale di Cisanello, dove resta critica la situazione per chi attende un posto letto. "Il quadro è migliorato per quanto riguarda il numero degli accessi - fa sapere Daniele Carbocci, segretario generale del sindacato Nursind Pisa -, ma non per il numero di pazienti che stazionano in barella in attesa di essere ricoverati". Anche nella mattinata di ieri, riferisce Carbocci, "i pazienti in attesa di un posto letto erano 45". Numeri, dunque, che si mantengono elevati dopo il caos dei giorni scorsi, che aveva raggiunto l’apice nella giornata di martedì con ben 130 pazienti in barella nei corridoi in attesa di essere visitati e altri 50 in attesa di un posto letto.

A intervenire sulla questione anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci, che proprio ieri mattina si è recato sul posto per un sopralluogo. "La situazione è molto più grave di quel che pensassi - ha affermato Petrucci -. In questo momento al pronto soccorso di Cisanello ci sono persone da tre giorni in attesa e le barelle con gli allettati sono ovunque, anche in mezzo alle scrivanie e sui lati dei corridoi". Una situazione che, a detta del consigliere regionale di FdI, "non è ammissibile né per i pazienti né per i lavoratori e le lavoratrici sottoposti a turni massacranti e costretti a lavorare in queste condizioni". "I vertici della Azienda ospedaliera - rincara la dose Petrucci - devono avere il coraggio di dire la verità e cioè che manca personale, non regge la scusa del picco influenzale che hanno usato anche lo scorso anno. Oggi (ieri, ndr) sei persone sono in maternità e due si sono licenziate, significa che mancano otto lavoratori nella pianta organica del pronto soccorso. L’altra questione è che mancano una trentina di posti letto per permettere i trasferimenti dal pronto soccorso in reparto".

Secondo il consigliere regionale, "la gestione del pronto soccorso pisano ha dei problemi evidenti e questo è avvalorato anche dai dati Agenas: l’Aoup è la sesta Azienda Universitaria Ospedaliera con i tempi di permanenza più lunghi in pronto soccorso. Per noi, di fronte a questa situazione che si ripete puntualmente ogni anno, il direttore generale deve dimettersi e il governatore Giani - che lo ha nominato - deve dare un segnale concreto".

S.T.