Caos immissioni a ruolo: "Una guerra tra colleghi. Il concorsone Pnrr crea troppe disparità"

Il segretario generale di Cgil Flc Pasquale Cuomo: "Giusta la protesta degli ’idonei in sospeso’ che vengono scavalcati dagli idonei delle nuove graduatorie. Il tutto gestito da una piattaforma informatica".

Caos immissioni a ruolo: "Una guerra tra colleghi. Il concorsone Pnrr crea troppe disparità"

Il segretario generale di Cgil Fc Pasquale Cuomo: "Giusta la protesta degli ’idonei in sospeso’ che vengono scavalcati dagli idonei delle nuove graduatorie. Il tutto gestito da una piattaforma informatica".

"Una guerra tra poveri, una guerra tra colleghi, una sorta di conflitto civile a cui si somma una guerra informatica". Ma che scuola è quella che apre i battenti "a regola" il prossimo 16 settembre? Le parole sopra riportate sono quelle di Pasquale Cuomo segretario generale di Pisa e della Toscana di Cgil Flc. "Si discrimina tra concorso e concorso, si discrimina tra idonei – spiega il sindacalista – . Il concorso ultimo, quello del Pnrr sta facendo danni, sta creando disparità perché ha scatenato la giusta protesta degli idonei ‘in sospeso’. Per idonei in sospeso si intendono coloro che nei concorsi del 2020 e seguenti fino ai concorsi Stem (le aree di Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, ndr) non entravano direttamente in ruolo (tra i primi in graduatoria) ma rimanevano in lista e la graduatoria scorreva in modo pressoché automatico. "Se un insegnante di ruolo rinunciava perché vincitore del posto in un’altra provincia – spiega Cuomo – ecco che si scorreva la graduatoria".

Cosa questa tanto semplice quanto logica. "Ora invece, la graduatoria di concorsi fatti anni fa non scorre più. Va avanti il concorsone fatto coi finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Le graduatorie degli idonei Pnrr andrebbero in coda rispetto agli idonei del concorso 2020 per un criterio di equità e trasparenza. Chi ha superato un concorso selettivo deve vedere riconosciuta la possibilità di immissione in ruolo, senza dover rifare daccapo un nuovo concorso".

La Cgil ha ripetutamente denunciato il danno che i provvedimenti ministeriali stanno procurando ai docenti in attesa di assunzione, in particolare agli idonei dei concorsi 2020, e al sistema scolastico sempre più precarizzato da scelte ingiuste e pericolose. "Si incentivano le supplenze a breve perché l’immissione a ruolo del concorso del Pnrr slitta fino al 31 dicembre e non come avveniva in passato il primo settembre": continua il sindacalista.

Di fatto si costringono le scuole a far uso di supplenti che poi dopo due mesi devono lasciare il posto a chi subentrerà nel posto di ruolo. Tutto questo accavallarsi di graduatorie e quindi immissioni in ruolo, viene gestito da una piattaforma informatica chiamata Inr (per immissione in ruolo) e Ins (supplenze).

"Non funziona. È stata attivata tardi: il primo agosto. Nelle giornate dal 10 al 12 agosto, è letteralmente andata in tilt. I tecnici informatici regionali hanno dovuto lavorare anche in ferie per limitare danni e ritardi. A loro va fatto un plauso. Ma al ministero, invece, che fanno? – dice Cuomo. – Tutta questa ridda di concorsi e graduatorie non colmerà i posti vacanti che sono 70mila cattedre a livello nazionale". A cui vanno aggiunti gli oltre 20mila posti Ata che non verranno coperti.

Carlo Venturini