REDAZIONE PISA

Capodanno, i ristoranti annullano il cenone "La raffica di disdette non ci lascia scampo"

L’appello delle associazioni di categoria: "Chiediamo al Governo di intervenire con urgenza per dare fiato a queste attività"

Una valanga di disdette ha investito il settore della ristorazione che sta vivendo una nuova situazione devastante, complice l’impennata di contagi degli ultimi giorni. Una doccia fredda per i ristoratori che fin dall’inizio di dicembre avevano previsto un boom di prenotazioni per le festività. "La saracinesca è aperta, ma mancano le persone", afferma rassegnato Luca Pisani della Locanda dei pisani Doc e consigliere della presidenza di Confesercenti Pisa. "Il cenone di Capodanno è stato annullato perché a partire dal 23 dicembre sono iniziate a fioccare le disdette: da avere 45 prenotazioni abbiamo raggiunto quota 9 prenotati. Così la decisione di cancellare i festeggiamenti è stata una scelta obbligata". Un effetto domino che ha colpito la maggior parte dei locali sia in città che in provincia. "I numeri parlano chiaro: in città stiamo assistendo ad un 30% di disdette sul totale delle prenotazioni del cenone di Capodanno, fino a raggiungere in provincia un picco del 50%. Una catastrofe che non lascia scampo ai ristoratori – dichiara la presidente di Confristoranti Confcommercio e titolare del ristorante ’La Pergoletta’, Daniela Petraglia –. A questo punto, i piccoli e medi imprenditori necessitano un sostegno concreto dopo oltre un anno e mezzo di sacrifici".

Ma c’è anche chi si è già attrezzato per sopravvivere a questa nuova ondata di crisi, tirando fuori un asso dalla manica. "Noi restiamo aperti a San Silvestro e speriamo che qualcuno si presenti anche all’ultimo – spiega la consigliera del sindacato pubblici esercizi Fiepet Confesercenti Pisa e titolare del ristorante ’Quore’ dell’Associazione Alba, Diana Gallo –. Abbiamo cercato di arginare il danno dando la possibilità ai nostri clienti di prenotare il cenone di Capodanno da asporto o anche singole pietanze. Non ci siamo scordati dei più fragili e per questo chi vuole può donare un “cenone sospeso“ a chi non se lo può permettere contattandoci telefonicamente".

Anche altri ristoratori non si sono dimenticati dei propri clienti. Come segno di vicinanza a coloro che sono in quarantena e non si possono muovere da casa il ristorante "Foresta" a Marina di Pisa ha organizzato le consegne a domicilio del cenone: "Per ora abbiamo ricevuto una decina di richieste – racconta la titolare Barbara Benvenuti – e siamo felici di assecondare i nostri clienti che potranno assaporare uno spicchio di normalità grazie al nostro menù di Capodanno". Nonostante gli sforzi dell’ultimo anno e mezzo "l’attuale fase di recrudescenza della pandemia purtroppo sta avendo ripercussioni sulle celebrazioni di fine anno – commenta con rammarico Simone Romoli – con iniziative cancellate e decine di ristoranti a Pisa e provincia che hanno annullato il cenone a causa del numero imponente di disdette".

L’appello delle associazioni di categoria sul territorio è forte e chiaro: "Chiediamo al Governo di intervenire con urgenza per dare almeno un po’ di respiro a queste attività, attuando subito le proroghe delle moratorie bancarie e della cassa integrazione – afferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, Federico Pieragnoli – oltre a prevedere nuovi ristori e sostegni per le attività di ristorazione e per tutte le categorie che stanno soffrendo questa nuova ondata".

Ilaria Vallerini