FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

La cardiologa Lorenza Pratali alla conquista del K2: "Studieremo come reagisce il corpo femminile ad alta quota”

La dottoressa del Cnr, pronta alla scalata della vetta. Partenza prevista il 14 giugno

Lorenza Pratali, cardiologa dell’istituto di fisiologia clinica del Cnr

Lorenza Pratali, cardiologa dell’istituto di fisiologia clinica del Cnr

Pisa, 4 maggio 2024 – A settant’anni dalla prima scalata, avvenuta nel 1954, otto alpiniste italo-pakistane si stanno preparando per conquistare la vetta del K2. A vegliare su tutte loro (le pakistane Mina Bano, Nadeema Sahar, Samana Rahim e Samina Baig e le italiane Anna Torretta, Cristina Piolini, Federica Mingolla e Silvia Loreggian) ci sarà la dottoressa Lorenza Pratali, cardiologa dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, pisana, fino a pochi mesi fa presidente della Società Italiana di Medicina di Montagna.

Partenza prevista: 14 giugno. Il progetto è organizzato dal Cai con EvK2Cnr, che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica in alta e altissima quota, e ha il patrocinio dai ministeri del Turismo e degli Esteri. L’occasione è l’anniversario della storica spedizione guidata da Ardito Desio, che prima al mondo raggiunse la vetta del gigante del Karakorum.

Un ‘compleanno’ che sarà celebrato con una spedizione al femminile in cui la dottoressa Pratali ha un fondamentale incarico che si distribuisce su più fronti: "Mi sto occupando di tutta la parte sanitaria (dalla salute delle alpiniste al piano di emergenza a tutti i presidi da portare in quota) e, quando la spedizione entrerà nella fase operativa, effettuerò rilevazioni scientifiche e ambientali durante la salita, oltre ad essere sul posto come supporto medico".

"Accompagnerò le alpiniste fino al campo base, a quota 5mila metri – spiega la dottoressa Pratali - anche se l’idea è di provare ad andare anche oltre per effettuare ulteriori misurazioni dei parametri fisiologici in altura. Un’impresa per me fattibile visto che sono già arrivata a quota 6mila metri in altre occasioni. Dal campo base, il 29 giugno, partirà poi la lunga fase di acclimatamento tra salite e discese, necessaria per poi procedere verso la vetta alla fine di luglio. Porterò con me anche una piattaforma di telemedicina che gli informatici del Cnr stanno adattando alle alte quote".

La valenza scientifica della spedizione sta anche nello studio dell’organismo femminile in alta quota, non presente fino ad oggi nella letteratura scientifica visto che la quasi totalità degli alpinisti arrivati sulle vette più elevate sono stati uomini. A coordinare le alpiniste e a studiare gli effetti delle altezze estreme sul corpo femminile sarà poi Agostino Da Polenza, alpinista, manager e promotore di ricerca scientifico-tecnologica.