FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

Mancano i bagnini: "E’ colpa di un decreto, gestori in difficoltà. La stagione è alle porte"

Marraccini, fiduciario Fin-Federazione italiana nuoto Salvamento per Pisa: "Gli studenti possono chiedere il credito formativo agli esami di Stato"

Allarme per la carenza di bagnini

Pisa, 7 marzo 2024 – Bagnini a rischio estinzione. Oggi più che mai. È infatti ormai da qualche anno che reperire personale per vigilare la sicurezza di spiagge del litorale pisano è quasi una caccia al tesoro per i gestori degli stabilimenti, ma la situazione è destinata a complicarsi ulteriormente.

"La stagione balneare, non sembra, ma è vicinissima. I titolari dei bagni mi chiamano di continuo, molti non hanno ancora trovato nessuno, siamo di fronte ormai a una vera e propria crisi di vocazione che ha motivazioni molteplici. Una crisi e un mercato che, a breve, si restringerà ancora di più" commenta Paolo Marraccini, fiduciario Fin-Federazione italiana nuoto Salvamento per Pisa.

La ‘colpa’ è di un decreto datato 1° dicembre 2023, la cui entrata in vigore dovrebbe slittare (sembra, ma non è ufficiale) alla fine di giugno, secondo cui i minorenni non potranno più essere formati nei vari corsi (finora la soglia minima era 16 anni) e neppure svolgere l’attività. Il rischio è che già dall’estate 2025 la già difficile ricerca di assistenti bagnanti diventi addirittura impossibile. Sul litorale pisano e non solo.

Fino ad oggi la situazione era diversa: "Come Fin, per esempio, stiamo brevettando circa 40 giovani, in gran parte minorenni. Se il decreto entrerà in vigore questi aspiranti bagnini non potranno essere impiegati sulle spiagge. Il numero degli studenti minorenni è sempre stato elevato non solo perché è un lavoro che si svolge per lo più d’estate, ma anche perché il brevetto costituisce titolo professionale di merito per l’arruolamento nella Marina Militare, nell’Esercito. Inoltre, gli studenti possono chiedere l’attribuzione del credito formativo agli esami di Stato delle superiori. Il brevetto fa curriculum e fa punteggio per i concorsi".

"D’altra parte, è anche vero – aggiunge Marraccini – che, proprio per la presenza di queste agevolazioni, formarsi non si traduce in reale volontà di trascorrere l’estate lavorando come bagnino. La carenza la tocchiamo con mano già da qualche anno, a causa – impossibile negarlo - anche degli aiuti statali di cui molti hanno usufruito (vedi reddito di cittadinanza, ndr). Una crisi per il settore dei bagnini che si è addirittura acuita dopo il Covid, periodo che ha aperto la strada a nuove forme di lavoro flessibile e interessi evidentemente diversi tra i giovani".

Fare il bagnino per una intera stagione balneare, va detto, è faticoso e molto impegnativo per orari e mansioni. Una professione un tempo appetibile che, oggi, non lo è più anche dal punto di vista della retribuzione. Ma le società di salvamento non mollano, anche perché la richiesta c’è.

Il corso Fin è in fase di svolgimento: "D’inverno si consegue il brevetto per la piscina, a marzo scatta la formazione per estendere al brevetto alle acque libere, titolo che abilita alla professione di assistente bagnanti su tutti i litorali, laghi e fiumi". Le lezioni si svolgono a Tirrenia e Marina di Pisa con orari flessibili e durante i week end (per maggiori info 340 304 2447).