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Carica della polizia a Pisa, studentessa si incatena: “Il prefetto ci ascolti”

Sono giorni di fibrillazione in città, tra le indagini su quanto accaduto venerdì e la protesta dei giovani manifestanti. Le parole di Camilla Diurno

Pisa, 26 febbraio 2024 – Una studentessa universitaria di 23 anni si è incatenata davanti alla prefettura nella giornata di lunedì 26 febbraio. Chiede di essere ricevuta dal prefetto per far sentire la voce degli studenti dopo le cariche di venerdì 23 febbraio durante la manifestazione pro Palestina del gruppo “Cambiare Rotta”.

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Il prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, ha dato l’assenso all’incontro. Camilla Diurno, 23 anni, fa parte di “Cambiare Rotta”.

Camillla Diurno, dell'organizzazione giovanile "Cambiare Rotta"
Camillla Diurno, dell'organizzazione giovanile "Cambiare Rotta"

“Stavamo manifestando pacificamente, ci siamo ritrovati chiusi da entrambi i lati e la polizia ha caricato – racconta spiegando quei minuti – Volevamo portare, da scuole e università, sostegno alla causa palestinese, riconoscendo gli errori anche delle istituzioni italiane. Il prefetto deve incontrare chi era in piazza contro il genocidio di Israele e per la Palestina che resiste”. 

"Scendere in piazza e rimanere imbottigliati tra le forze dell’ordine non è positivo – prosegue Camilla Diurno –. E’ positivo il segnale che la città ha dato scendendo in piazza, il fatto che il giorno dopo quello che è successo a Pisa in decine di migliaia siamo andati a Milano per la manifestazione per la Palestina, per stare dalla parte giusta della storia”.