Antonia Casini
Cronaca

Cariche al corteo pro Palestina, poliziotti indagati

Pisa, le accuse sarebbero di eccesso colposo di legittima difesa e lesioni lievi colpose

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Cariche della polizia nel centro di Pisa durante il corteo studentesco che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri. I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento (Foto Ansa)

Pisa, 22 ottobre 2024 – Corteo pro Palestina del 23 febbraio 2024 a Pisa, i primi indagati. Sono una decina i poliziotti (fra gli operativi del reparto mobile di Firenze e chi aveva responsabilità del servizio e dell'ordine pubblico sul posto quel giorno) che hanno ricevuto l'avviso di garanzia in queste ore per quei fatti. Le accuse sarebbero di eccesso colposo di legittima difesa e lesioni lievi colpose.

Quindici furono i giovani finiti in pronto soccorso (ci sarebbero indagini anche fra loro), di cui 11 minorenni, per le manganellate, due i refertati anche tra gli agenti. E’ stata la polizia di Stato stessa a indagare. La procura di Pisa ha delegato lo Sco, il servizio centrale operativo che sul territorio si avvale della squadra mobile, e la Digos. I giovani coinvolti avevano ricevuto prognosi da pochi giorni fino a un mese per chi aveva fratture.

“Se 13 poliziotti sono indagati per eccesso colposo in legittima difesa a seguito della manifestazione avvenuta a Pisa a febbraio, in cui sono stati attaccati da un corteo niente affatto pacifista, siamo di fronte all’ennesimo caso di agenti accusati per essere stati aggrediti mentre facevano il proprio dovere – commenta Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato –  Rimane fermo il rispetto per la magistratura, e sappiamo che certi atti ‘dovuti’ sono ineludibili soprattutto quando c’è un carico pesante di emotività e polemica politica, ma sappiamo bene anche cosa vuol dire per un poliziotto una cosa del genere: andare a lavorare, fare ciò che viene chiesto di fare, subire un’aggressione per questo ma non potersi difendere perché altrimenti viene messa in discussione la propria professionalità. E’ qualcosa di terribile considerato che è la funzione a essere messa in discussione con le persone. Mette oltretutto particolarmente a disagio perché sembra spostare completamente l’attenzione dal fatto che in quella strada sono stati commessi dei reati a danno dei poliziotti. E pretenderebbe quantomeno che chi è chiamato a valutare abbia una competenza specifica in tema di servizi di sicurezza”.

“Dalle risultanze emerge chiaramente quanto da noi sostenuto fin dal primo momento – aggiunge il Segretario Fsp di Pisa, Lorenzo Cardogna – La vicenda si inserisce certamente in un contesto di legittima difesa posta in essere dagli appartenenti alla Polizia di Stato, evidentemente a seguito di un’aggressione subita da parte di alcuni manifestanti violenti e non di minori che manifestavano con i libri in mano. A questo punto, e considerata la reazione iniziale di gran parte della scuola e delle famiglie, si dovrebbe aprire una seria riflessione sul ruolo di questi attori nell’educazione alla legalità delle future generazioni. Anche attraverso iniziative concrete porteremo la nostra vicinanza ai colleghi coinvolti, loro malgrado, in questa vicenda”.