"Siamo ancora una volta al fianco di tutti gli studenti e le studentesse scesi in piazza a Pisa quel 23 febbraio 2024 per fermare il genocidio del popolo palestinese: un corteo pacifico che voleva accedere in Piazza dei Cavalieri è stato prima bloccato in via San Frediano, e quindi è stato immotivatamente e ripetutamente caricato da agenti in assetto antisommossa con diversi studenti e studentesse, tra cui molti minorenni, feriti e portati via in ambulanza". Diritti in Comune esprime solidarietà agli studenti indagati. " La città ha assistito, come denunciato subito, ad una violenza gratuita, ingiustificabile e fuori controllo da parte delle forze dell’ordine – continuano – che hanno creato una situazione inaccettabile, impedendo a studentesse e studenti di poter liberamente manifestare come prevede la nostra Costituzione. Vi sono delle pesantissime responsabilità politiche per quanto accaduto a Pisa otto mesi fa: quella “mattanza” si inserisce in un clima più generale di repressione e censura che da mesi si sta portando avanti nel nostro paese contro chi protesta e scende in piazza per chiedere l’immediato cessato il fuoco e fermare il genocidio del popolo palestinese. Ma non solo. Quanto avvenuto quel 23 febbraio a Pisa non è stato che l’anticipazione di come il Governo Meloni ha deciso di affrontare il dissenso nel nostro paese con i provvedimenti liberticidi e anticostituzionali contenuti nel Ddl sicurezza, contro cui il 14 dicembre daremo grande risposta di piazza con la manifestazione nazionale a Roma.
Non è un caso che in queste ore a farsi primo portavoce della canea della destra è il deputato leghista Ziello, compagno di partito del sindaco Conti, con una apologia della politica del manganello, in piena linea con i suoi precedenti interventi a sostegno delle violenze contro gli studenti e le studentesse e negando il diritto a manifestare. Resta indelebile la vergogna di quanto avvenuto in consiglio comunale quando si è discusso, su nostra proposta, delle cariche contro i manifestanti che la destra, che sostiene Conti, non ha mai condannato ma anzi difeso".