Calci (Pisa), 25 giugno 2023 - Una cartolina dal fronte recapitata a distanza di 80 anni, per riannodare il filo dei ricordi e il sentimento di due innamorati. E tramandarlo oltre i confini dello spazio-tempo. A inviare quella cartolina, da Fiume, nel 1943, un giovane soldato, Dante Ruberti di Calci, cittadina in provincia di Pisa, che da Fiume scrisse alla sua amata di Montemagno per farle sapere che era vivo, che stava bene, che con il cuore e con la mente era sempre con lei. Iva Andreoni, la destinataria, sarebbe poi diventata sua moglie e la madre di suo figlio. Ma quella cartolina non la ricevette mai. Persa chissà dove, come tante in quegli anni. Finita chissà come, invece, sulla bancarella di un mercatino dell’antiquariato. L’ha trovata una signora di Prato che ha voluto affidarne le sorti ancora una volta al servizio postale. L’ha spedita al Comune di Calci, in busta anonima, ma con preghiera di consegnarla ai discendenti della destinataria.
Richiesta presa sul serio dagli impiegati dell’ufficio anagrafe. I quali - scavando tra i vecchi schedari - hanno scoperto che il soldato Dante riuscì a sposare Iva non appena finita la guerra e che il loro figlio Bruno, oggi 75 anni, vive a Fornacette, nel comune di Calcinaia. Subito contattato, il signor Bruno si è presentato in municipio a Calci per ritirare la cartolina. Sorpreso e commosso ha raccontato al sindaco Massimiliano Ghimenti e all’assessora alla cultura Anna Lupetti che dopo l’armistizio suo padre si trovava in Croazia e fra mille peripezie riuscì a sfuggire alle violenze dei titini per far ritorno in Toscana.
"Iva ti scrivo questa cartolina – si legge nella missiva – per farti sapere che io sto bene come spero sia di te sempre. Altro non mi resta da dirti che salutarti, Dante". Il figlio ha ringraziato per la bella sorpresa e ora spera di poter fare altrettanto con la signora di Prato che non ha lasciato recapiti ma con il suo gesto ha fatto sì che la cartolina, preziosa testimonianza del legame fra i suoi genitori, arrivasse fino a lui. E tornasse a casa.