Cascina, 4 febbraio 2025 - La Casa della donna di Pisa, rappresentata da Giovanna Zitiello, a Cuba per dare il via alla prima fase dedicata alla formazione di donne sul contrasto alla violenza di genere. “Da anni il nostro centro antiviolenza promuove con Cospe Onlus progetti di cooperazione internazionale, già messi in atto in Albania, Argentina, Afghanistan, Palestina”. Giovanna Zitiello, di ritorno da Cuba, ha raccontato il progetto: “Sono state coinvolte anche Francesca Pidone e Sara Leoni, coordinatrice e operatrice del Centro Anti Violenza. L'obiettivo è quello di attuare una strategia globale contro la violenza alle donne, un piano nazionale molto avanzato che preveda di strutturare sei municipi-territori del Paese (due nella città dell'Avana e quattro nell'oriente del Paese), sei centri di aiuto e accompagnamento a donne che subiscono violenza".
Il programma ‘No Más: prevención y respuesta a la violencia contra las mujeres en Cuba’ è finanziato dall’ Unione Europea a Cuba, coordinato da Cospe onlus insieme alla Federación de Mujeres Cubanas (FMC) con il suo Editorial de la Mujer e la partecipazione del Centro Memorial "Martin Luther King", del gruppo Galfisa del Instituto de Filosofía de Cuba e la Unión Nacional de Juristas de Cuba. “Un progetto complesso – continua Giovanna Zitiello - che durerà tre anni e svilupperà azioni di prevenzione, formazione, percorsi integrati ed empowerment per le donne e la costruzione di un sistema globale di contrasto alla violenza. In questa fase, infatti, lo scopo è costruire tavoli interistituzionali e quindi una rete di aiuto territoriale".
“È stata un'esperienza intensa e bellissima - racconta - , per una settimana ho lavorato con donne molto motivate e preparate: un gruppo di operatrici che opereranno nei sei centri antiviolenza dell'Isola e un gruppo di formatrici che a loro volta andrà a formare soggetti istituzionali. Sono stati giorni molto produttivi dove ho riscontrato una grande motivazione e un alto livello di competenze nelle persone che hanno partecipato al percorso di formazione. Sicuramente si è creato uno spazio di collaborazione, interscambio e messa in comune di esperienze, che è la base su cui programmare le prossime fasi del progetto”. “Anche questa volta – chiude Zitiello - abbiamo lavorato secondo metodologie di intervento femminista perché ormai il sapere femminista sulla violenza è condiviso e autorevole. E per questo dobbiamo anche ringraziare Ong attente e lungimiranti come Cospe”.