REDAZIONE PISA

Caso Ghibellina. E se scateniamo anche Kafka?

di Saverio Bargagna Sostenere che la legge sia necessariamente cieca, intendendola ottusa, ritengo sia uno dei grandi mali del nostro tempo...

di Saverio BargagnaSostenere che la legge sia necessariamente cieca, intendendola ottusa, ritengo sia uno dei grandi mali del nostro tempo perché indebolisce la sostanza della norma stessa. Dimentichiamo troppo spesso che la Corte Costituzionale ha teorizzato il principio della "ragionevolezza". Un fondamento che niente ha a che vedere con ‘scelte ad hoc’ – come qualcuno vuol far credere – ma che al contrario è fondato sulla equità. Se l’arbitrarietà è odiosa di per sé perché opera differenze sulla base di preferenze e interessi personali; la ragionevolezza invece interpreta la norma per quella che è la sua essenza e lo scopo che intende raggiungere. Eccoci dunque al caso della "Ghibellina", la libreria multata secondo le disposizione dell’ordinanza anti-bazar che mira – parola di chi l’ha promossa – proprio a rendere la nostra città migliore e più bella. Se il principio dunque è quello di valorizzare il nostro patrimonio estetico e culturale è mai possibile equipare un libro esposto ad una chincaglieria? Ecco allora che la "ragionevolezza" dovrebbe avere la meglio su una multa. Che la burocrazia non sconfigga i libri, regalateci almeno questo per Natale altrimenti facciamo scendere in campo Kafka e la sua lotta epocale contro la burocrazia. Ve la volete vedere con lui?