
Il sindaco Michele Conti e, a sinistra Francesco (Ciccio) Auletta, capogruppo di Diritti in Comune (Foto Enrico Mattia Del Punta/Valtriani)
"È un fatto di inaudita gravità politica ed amministrativa che la maggioranza ed il suo sindaco non abbiano permesso la discussione in consiglio del caso dell’ex comandante dei vigili: prima nominato poi revocato". Lo dice il capogruppo della lista civica Una città in Comune Francesco Auletta che dopo 20 anni di consigliatura si dice "stupefatto" del comportamento della maggioranza. "Comportamento – sottolinea – che fa cadere i capisaldi del funzionamento amministrativo, controllo e trasparenza".
Il casus belli lunedì in consiglio comunale. "Da gennaio a novembre del 2024, la commissione controllo e garanzia si è riunita in continuo sul caso dell’ex comandante Paolo Migliorini. Decine e decine di riunioni oltretutto pagate. Le due relazioni di minoranza sono state bocciate dalla maggioranza in commissione controllo e garanzia e il centro destra nonostante le decine di riunioni per otto mesi, non ha prodotto un solo foglio, che attesti che si sono fatte verifiche e controlli su quella nomina ‘promossa’ dall’onorevole Ziello".
Di base, dunque in consiglio comunale non c’era nulla da discutere non essendoci atti prodotti, se non quelli già bocciati della minoranza. Auletta non ci sta. "C’è l’aspetto politico: vogliamo sapere come fa un onorevole a vantarsi di aver promosso la nomina dell’ex comandante. Ce lo deve spiegare. E se ne vanta pure sulla stampa con frasi mai state smentite. Come fa poi un sindaco a nominare comandante dei vigili, la direzione più importante e numericamente più cospicua dell’intera macchina comunale, un soggetto a cui era stata revocata dalla prefettura la qualifica di agente di pubblica sicurezza".
"In consiglio comunale non se parla – conclude Auletta – , in commissione controllo e garanzia nemmeno. Che vuol dire? Di fatto, del caso non c’è traccia di discussione da nessuna parte perché la maggioranza ed il sindaco non si "abbassano" a discuterne. C’è una nomina e poi c’è una revoca: stop. Cosa ci sia a monte come si arrivi a quella nomina non è dato sapere se non che Ziello "ha promosso", la nomina. Le nomine dirigenziali devono andare vanti attraverso atti amministrativi trasparenti".
Auletta lunedì, ha abbandonato il consiglio per protesta.
Carlo Venturini