ANTONIA CASINI
Cronaca

Caso Ragusa, la Cassazione respinge il ricorso del marito per la revisione del processo: "Inammissibile"

La cugina della donna: “Promessa mantenuta, giustizia è stata fatta”

Antonio Logli e Roberta Ragusa

Antonio Logli e Roberta Ragusa

Pisa, 21 settembre 2023 - Per la famiglia di Roberta Ragusa è arrivata la parola fine alla lunga vicenda giudiziaria.

"Oggi la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla difesa di Antonio Logli avverso l’ ordinanza della Corte di appello di Genova che aveva rigettato la sua richiesta di revisione della sentenza di condanna", scrive l’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’associazione Penelope che tanto ha seguito il caso.

"Non solo i giudici, ma anche gli avvocati, devono parlare con le sentenze e noi abbiamo parlato", aggiunge sui social. "È motivo di soddisfazione professionale constatare che, ancora una volta, la Suprema corte è stata pienamente in linea con le nostre osservazioni tecniche. Con la coscienza a posto archiviamo la vicenda giudiziaria con la consapevolezza di aver “ mantenuto la promessa” e di aver dato dignità alla memoria della nostra Roberta. Un grazie particolare al collega prof. Francesco Mazza che oggi ha rappresentato in giudizio l’ Associazione Penelope".

Per la Giustizia italiana Roberta, la mamma di Gello, scomparsa nel nulla una notte freddissima del 2012, è stata uccisa dal marito che poi avrebbe distrutto anche il suo corpo. Il marito è stato condannato a 20 anni. La sua difesa aveva "discusso un’ampia memoria fondata soprattutto su due detenuti ai quali Loris Gozi (ritenuto il super testimone di questo caso, ndr ), confidò di avere mentito quando disse di avere visto Logli in auto vicino la sua abitazione", aveva commentato l’avvocato Andrea Vernazza, legale di Logli. La procuratrice generale aveva invocato l’inammissibilità visto che per l’accusa non ci sono i presupposti per riaprire il caso. Stessa conclusione delle parti civili.

"Faremo ricorso alla Corte suprema per ottenere l’assegnazione a una nuova sezione della Corte di appello di Genova e avere una nuova possibilità di ridiscutere l’istanza di revisione", aveva annunciato la difesa dell’ex impiegato comunale aggiungendo "che essendo in una fase rescindente l’udienza avrebbe dovuto svolgersi alla sola presenza del legale, della procura generale e della Corte, come vuole la giurisprudenza". Ieri, il verdetto della Corte Suprema.

La cugina di Roberta, Maria Ragusa, commenta sulla sua pagina facebook: "Finalmente è finita! E’ stato un lungo percorso, abbiamo mantenuto la promessa: giustizia è stata fatta. Roberta nel cuore".

Antonia Casini