Pisa, 13 luglio 2023 – Condanne a 26 e 18 anni per i due imputati per la morte del militare Emanuele Scieri, il 26enne parà della Folgore, trovato morto in circostanze controverse nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999.
Alla sbarra c’erano gli ex caporali della Folgore Alessandro Panella (condannato a 26 anni) e Luigi Zabara (condannato a 18. Erano accusati di omicidio volontario in concorso. Per loro l'accusa aveva confermato anche nella mattina di giovedì la richiesta di 24 anni per Panella e di 21 anni per Zabara.
Entrambi sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali e all'interdizione dai pubblici uffici nonché al risarcimento dei danni.
La sentenza di primo grado è stata pronunciata questo pomeriggio dalla Corte d'Assise del Tribunale di Pisa presieduta dal giudice Beatrice Dani.
Il verdetto sarebbe dovuto arrivare il 14 giugno scorso ma, a sorpresa, dopo più di sei ore di Camera di Consiglio, la Corte d'Assise aveva chiesto di sentire tre donne che, nel 1999, erano state inserite nella lista testi del pm che aveva condotto la prima inchiesta sulla morte del para'.
La testimonianza delle tre donne era stata ritenuta necessaria perché proprio in quei giorni di 24 anni fa frequentavano i caporali accusati dell'omicidio.
Il caso era stato riaperto nel 2018 dalla Procura di Pisa dopo che già la commissione parlamentare d'inchiesta aveva concluso che Scieri non si era suicidato.
Secondo l'accusa, Zabara e Panella, assieme ad Andrea Antico (assolto nel novembre 2021 con rito abbreviato), nella sera del 13 agosto 1999 avrebbero obbligato Emanuele Scieri a salire sulla torre di asciugatura dei paracadute, dopo averlo picchiato e fatto spogliare.
Il giovane sarebbe poi precipitato cercando di fuggire mentre qualcuno dei commilitoni faceva pressione con gli scarponi sulle nocche delle sue dita.
Secondo l'accusa la morte di Scieri si sarebbe potuta evitare se i caporali, subito dopo la sua caduta, non fossero fuggiti. Il suo corpo sotto un tavolo fu poi ritrovato il 16 agosto. Da qui la contestazione di omicidio volontario.
Secondo la Procura di Pisa, nella caserma Gamerra c'era un clima di nonnismo di cui erano a conoscenza anche i vertici accusati di aver coperto il fatto. Imputati per favoreggiamento erano l'ex maggiore Salvatore Romondia e l'ex generale Enrico Celentano, entrambi assolti assieme ad Antico con rito abbreviato. Contro questa sentenza di assoluzione la procura di Pisa ha già fatto appello: la trattazione sara' in forma orale e si terra' l'11 ottobre.