di Carlo Baroni
PISA
Il tassello che manca ai giudici arriverà stamani quando la corte d’assise di Pisa sentirà le tre donne chiamate a testimoniare in quella che potrebe essere l’ultima udienza del processo di primo grado al dibattimento sulla morte dell’allievo parà Emanuele Scieri (per la procura ucciso dai ’nonni’ Panella, Zabara e Antico). Poi le parti, si apprende, discuteranno nuovamente tenendo conto di queste testimonianze.
In serata, potrebbe arrivare la sentenza sul Giallo della Gamerra, in piedi dal 1999 quando il 26enne siracusano scomparve misteriosamente per essere ritrovato tre giorni dopo privo di vita. La corte, alla scorsa udienza, dopo una camera di consiglio durate circa 6 ore, invece che pronunciare la sentenza aveva ritenuto che all’esito dell’istruttoria "appare assolutamente necessario ascoltare tre donne", inserite nella lista testi del pm, amiche di un paracadutista che nel 1999 era in caserma e che a sommarie informazioni riferì di avere visto nella Gamerra – intorno all’una di notte – gli imputati ancora svegli. Ne ha disposto così la citazione per oggi. La loro testimonianza potrebbe suffragare o smentire gran parte dell’impianto accusatorio. Sotto la lente ci sarebbero la scansione degli orari. A giudizio in questo processo ci sono Alessandro Panella (difeso dall’avvocato Andrea Cariello) e Luigi Zabara (assitisto dagli avvocati Maria Teresa Schettini e Andrea Di Giuliomaria): i difensori, nelle loro arringhe, hanno chiesto l’assoluzione.
I due erano finiti sotto inchiesta nel 2018, con una svolta nelle indagini della procura di Pisa che aveva coinvolto anche un terzo sottufficiale, Andrea Antico e dopo che già la commissione parlamentare d’inchiesta aveva concluso che Scieri non si era suicidato. Per la procura l’ex parà di leva sarebbe rimasta vittima di atti di nonnismo, teatro il piazzale sotto la scala di asciugatura dei paracadute della Gamerra. Gli imputati lo avrebbero picchiato anche dopo che lui aveva cercato la fuga sulla torretta di asciugatura il 13 agosto 1999, facendolo poi precipitare e morire, e nascondendo il corpo sotto a un tavolo nella caserma.
Il cadavere fu poi rinvenuto tre giorni dopo, il 16 agosto. Sul caso Scieri un filone è già in appello. La trattazione sarà in forma orale e si terrà l’11 ottobre. In primo grado l’ex maggiore Salvatore Romondia e l’ex generale Enrico Celentano, imputati per favoreggiamento, sono stati assolti insieme ad Antico (l’altro ex commilitone di Scieri), ma la Procura si è appellata. Antico, nel novembre 2021, venne processato con rito abbreviato e venne assolto dal gup. Zabara e Panella scelsero di affrontare il dibattimento.