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Cavalli Sabato di grandi corse a San Rossore

Il premio “La Palazzina”, maiden sul doppio chilometro, al centro della giornata. E all’ippodromo ci sono anche... i rapaci

Un sabato di corse all’ippodromo di San Rossore (foto d’archivio)

Un sabato di corse all’ippodromo di San Rossore (foto d’archivio)

Si corre oggi all’ippodromo di San Rossore. Il premio “La Palazzina”, maiden sul doppio chilometro, ha la maggiore moneta. Dieci i cavalli al via con il milanese Saxmor preceduto da buone voci; anche Elminister e Winter Sky ambiscono al successo con qualche chance. La Palazzina è il grande immobile posto sulla direttrice Cascine Nuove-Boccadarno che fu costruito nel 1887 - Umberto I di Savoia regnante - per farne un rifugio per le “cammelle”. In quello stesso periodo, per ospitare i maschi di questa esotica specie, che all’epoca affollava la tenuta, era in costruzione l’edificio del Boschetto situato due chilometri a ovest. Ed è proprio al Boschetto che è dedicato il selettivo handicap di buona moneta per anziani sui 2200 metri. Arvier è attrezzato alla distanza, Orologio è ... un orologio ed a questi due che affidiamo il pronostico. La terza corsa che si imporne nel pomeriggio è il premio “Cascine Nuove”, altro handicap per anziani sulla distanza dei 1500 metri (tutte le corse sono affollate per un totale di 73 partenti).

Infernale, atteso all’ultima uscita e Sebah il Guerriero, in buon momento di forma, sono due soggetti degni di considerazione. Poiché si è parlato della nascita della Palazzina e del Boschetto, due parole anche sui tempi nei quali si formarono le Cascine Nuove. Se Cascine Vecchie, a nord, doveva la sua nascita all’epoca medicea (Cosimo I), mentre Cascine Nuove nacquero due secoli dopo. Il primo insediamento venne realizzato per volere del Granduca Ferdinando III di Lorena alla fine ‘700: due corpi separati, posti in parallelo al corso dell’Arno, per il ricovero dei cavalli. Un secolo dopo (1892) i due segmenti furono collegati per volontà di Umberto I di Savoia da un arco sovrastato dallo stemma reale. Soltanto sei anni dopo vennero aggiunte le due ali laterali.

Come in ogni festività, il pubblico potrà assistere a iniziative dedicate. Oggi saranno protagonisti i “predatori di Vallefredda” che portano alla scoperta di uccelli rapaci di varie specie, illustrati nelle loro particolarità e mostrati anche con la possibilità per alcuni spettatori di interagire con questi animali. Nel corso del pomeriggio, al centro del tondino d’insellaggio, saranno presentati gli allievi fantini e artieri che stanno effettuando il corso organizzato da Alfea.

Sette le corse in programma, si inizia alle 13,20; questi i nostri favoriti. I corsa – Global Myth, Naif; II – Amyntas, Manchester Boy, Folki; III – Saxmor, Elminister, Winter Sky; IV - Cochise Kid, Kodiac Blue, Drag Lift; V – Arvier, Orologio, Verbana; VI – Infernale, Sebah il Guerriero, Glory Box; VII – Binzago, Dalet, Zinnia