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"Cena sotto le stelle", la Certosa si celebra nelle proprie case

Fabiola Franchi: "Le norme anticontagio avrebbero ridotto i partecipanti"

Sarà un’edizione speciale quella della ‘Cena sotto le stelle’, all’insegna del "#iorestoacasa". Le norme per evitare la diffusione del Covid hanno impedito di celebrare la suggestiva cena alla Certosa di Calci, ma l’appuntyamento non poteva saltare. "Sarà una cena diffusa – ci dice Fabiola Franchi, presidente dell’Associazione Amici della Cerosa –, perché farla in pochi alla Certosa sarebbe stata una sconfitta dopo le oltre 2100 presenze dell’anno scorso. Le regole saranno le stesse: tovaglia bianca, apparecchiatura elegante, candele e fiori. Lo spirito della cena nasce da un discorso di condivisione e della cura della tavola, con apparecchiature importanti all’insegna dell’ecologia: niente carta o plastica, tutti si riportavano a casa le stoviglie. E si condivideva anche il cibo, perché tutti portavano più pietanze da mettere a disposizione degli altri". La prima cena si è tenuta per il 650° anno dalla posa della prima pietra della Certosa. "Per dare continuità abbiamo deciso di farla con questa soluzione. Poi ognuno farà video e fotografie che saranno usati per la promozione della Certosa". L’associazione invita tutti i partecipanti a inviare i video della cena registrati in famiglia o tra amici usando queste modalità: tTramite wetransfer.com o altro servizio di trasferimento file di grosse dimensioni inviando email all’indirizzo [email protected], o via Whatsapp al 335-5854401, allegando il video come documento per non perdere la qualità delle immagini.