FRANCESCO PALETTI
Cronaca

Centro anti-anoressia "La dietista manca ormai da tre mesi"

La rabbia di soci, familiari ed ex pazienti dell’associazione ‘La Vita Oltre lo Specchio’: "Dottoressa in malattia va, sostituita"

"Siamo ormai in estate, però le malattie, in particolare quelle psichiche e i disturbi alimentari non vanno in vacanza, ma anzi si aggravano". Per questo occorre immediatamente sostituire la dietista del Centro Arianna, la struttura dell’Ausl Toscana Nord-Ovest da venti anni impegnata a Pisa nella cura di bulimia, anoressia e altre patologie simili: "Si tratta di una figura fondamentale nella cura dei disturbi alimentari e la dottoressa che occupava quel ruolo è assente dal 13 aprile scorso per motivi di salute". Dopo oltre tre mesi, ad alzare la voce sono i soci, tutti familiari di pazienti ed ex pazienti, dell’associazione "La Vita Oltre lo Specchio", che dal 2014 si occupa di disturbi del comportamento alimentare: "Sappiamo che la richiesta di una "supplenza" era già stata avanzata dal responsabile del centro, ed accolta prontamente: quindi speravamo che i primi di maggio la deliberata sostituzione venisse attuata" scrivono in una nota.

"Da allora, però, i rinvii si sono susseguiti in quanto, così ci è stato spiegato, è necessario attingere i nominativi da una graduatoria a scorrimento e pare che nessuno risponda alla chiamata in quanto si tratta di una sostituzione breve – continuano -: però a questo punto l’attesa si è protratta troppo a lungo e niente sembra realmente "scorrere" se non il tempo che è inesorabile e noi non possiamo più aspettare e tollerare quando da più parti ci arrivano segnalazioni di genitori o di altri familiari disperati perché la figlia o la sorella o la fidanzata o la compagna, ma anche il figlio, il fratello, il fidanzato e il compagno, non vuole o non può intraprendere o continuare un percorso di cura in assenza di un dietista di riferimento".

Da qui l’appello: "Rinnoviamo, comunque, la nostra solidarietà e impegno ad affiancare e sostenere il centro Arianna, ma la soluzione del problema deve provenire dall’amministrazione pubblica, la quale dovrà garantire e mettere in atto quanto prima la sostituzione della dietista fino al suo rientro" Peraltro questo non è l’unica criticità sollevata sollevata dall’associazione: "Il team multidisciplinare integrato – scrivono – fa molta fatica a rispondere alle richieste di cura sempre più numerose e che necessiterebbero una rapida presa in carico, per la scarsità di personale e risorse economiche, che risentono delle politiche di "tagli", attuate prima del Covid, e mancati investimenti per i centri di cura pubblici, in particolare per quelli che si occupano di queste problematiche".