Centro sportivo al bivio. Attesa di un anno o progetto da rivedere. I rischi per la società

La prima commissione consiliare permanente si è riunita per ricevere novità dall’ingegner Daisy Ricci sui contributi pervenuti al Piano Operativo Comunale. Ciavarella: "Ma l’iter comunque prosegue" .

Centro sportivo al bivio. Attesa di un anno o progetto da rivedere. I rischi per la società

La prima commissione consiliare permanente si è riunita per ricevere novità dall’ingegner Daisy Ricci sui contributi pervenuti al Piano Operativo Comunale. Ciavarella: "Ma l’iter comunque prosegue" .

di Michele Bufalino

La prima commissione consiliare permanente si è riunita per ricevere un aggiornamento dall’ingegner Daisy Ricci, sui contributi pervenuti al Piano Operativo Comunale e per fare chiarezza anche in merito alla vicenda del centro sportivo del Pisa Sporting Club a Gagno. Per quanto riguarda la società nerazzurra il rischio è quello di dover aspettare un anno oppure rivedere il progetto in maniera consistente. Per l’occasione è intervenuto anche il presidente della commissione Angelo Ciavarella, di Pisa al Centro. "L’ingegner Ricci ha illustrato i lavori in corso e la metodologia utilizzata spiegando che ad oggi sono circa 400 i contributi al POC presentati dai nostri concittadini e attualmente è in corso la valutazione delle singole proposte - dichiara Ciavarrella -. La riunione è stata anche l’occasione per ribadire che le valutazioni in corso sul rischio idraulico non bloccano in nessun modo l’iter attuativo del Poc che infatti procede regolarmente e senza ritardi". L’ingegner Ricci ha preso la parola parlando del piano operativo e anche della situazione di Gagno: "Il comune di Pisa si è trovato con la redazione del piano operativo ad applicare anche la legge regionale 41 del 2018 che in precedenza non poteva essere applicata, e ciò impone anche lo studio del reticolo secondario - dichiara Ricci -. L’autorità di bacino, date le numerose richieste puntuali, ha deciso di revocare un accordo fatto con il comune del 2019-20 e riprendere in mano quello che è il compito dell’autorità di bacino stessa, rivedendo il piano di gestione per l’intero territorio di competenza".

Da qui le due scelte emerse anche nelle scorse settimane, che impattano sul progetto del Pisa Sporting Club: "Il comune di Pisa sostanzialmente ha due scelte - analizza la dirigente Daisy Ricci -. O attende la revisione del piano di gestione del rischio alluvioni che prevede anche l’approvazione dal ministero, approvata secondo le procedure previste dalla disciplina vigente che comporta anche l’approvazione da parte della presidenza del consiglio dei ministro e del ministero dell’ambiente quando sarà concluso il procedimento, o redige il piano operativo, come già avviene per il piano strutturale con il Pgra vigente, con limitazioni all’utilizzo delle aree". Il Comune, secondo quanto emerso dalle parole del dirigente Ricci, vuole andare avanti con la seconda opzione. La decisione dell’autorità di bacino prescinde dall’incarico di Pagliara di scrivere la relazione poiché l’autorità di bacino ha avocato a sé lo studio sull’Arno e quello di Pagliara "non è stato ritenuto esaustivo".

Di conseguenza il progetto del Pisa Sporting Club, così com’è, e per il quale la società ha già speso un milione di euro, dovrà essere rivisto, adeguandolo alla situazione attuale in base alle nuove indicazioni. Diversamente bisognerà attendere la nuova cartografia dell’autorità di bacino e ciò significherebbe aspettare forse addirittura un anno, ma le tempistiche slitteranno in ogni caso. Ulteriori approfondimenti saranno oggetto di una nuova riunione del 17 settembre, mentre per oggi è prevista una convocazione straordinaria della prima e della quarta commissione consiliare permanente, rispettivamente per i lavori pubblici e il bilancio, per modificare il programma triennale 2024-26. In quella occasione, nel documento unico di programmazione, sarà presentata una variazione che introdurrà il tema degli imminenti lavori all’Arena Garibaldi.