Il Natale porta in dono al Pisa la possibilità di imprimere una brusca accelerata alla realizzazione del centro sportivo. Il tempo delle polemiche si chiude e il sindaco Michele Conti porta a compimento il complesso iter urbanistico per la realizzazione del Pisa Sporting Centre di Gagno. Ieri, infatti, la Giunta ha varato la definitiva delibera di approvazione del piano attuativo con le controdeduzioni e il recepimento di alcune osservazioni, principalmente presentate da Autorità idrica toscana e Regione, e respingendo le osservazioni dell’associazione ambientalista La Città ecologica, che chiedevano una radicale trasformazione progettuale. Il via libera, dunque, consentirà al Pisa di ritirare il premesso di costruire già nelle prossime settimane e avviare così i lavori per la realizzazione del centro sportivo.
Nel dettaglio la Regione ha chiesto "opere di mitigazione per il risparmio idrico", di "prevedere verso il margine esterno dell’ambito a contatto con i tessuti residenziali esistenti una fascia alberata di mitigazione paesaggistica atta a qualificare il margine dell’area con i tessuti limitrofi urbanizzati; verificare la possibilità di prevedere collegamenti ciclabili oltre che pedonali tra l’area di intervento e le aree circostanti" e infine, "di prevedere la messa a dimora di specie arboree con capacità di assorbimento di inquinanti critici".
Dal canto suo l’Autorità idrica toscana ha chiesto al Pisa di "verificare attentamente con Acque spa l’effettiva attuale ‘disponibilità’ del servizio pubblico di fognatura e depurazione ad accogliere i nuovi carichi in relazione al dimensionamento degli interventi previsti dal piano" invitando a "stabilire l’eventuale necessità di realizzare nuove opere di urbanizzazione e/o l’adeguamento delle esistenti, ove necessario" e "dove sia appurato" con Acque "l’inattuabilità di poter procedere con l’adeguamento dei servizi di fognatura e depurazione, il soggetto attuatore (ovvero il club nerazzurro, ndr) dovrà provvedere alla gestione autonoma delle acque reflue".
Infine, conclude l’Autorità idrica toscana, per quel che concerne "la tutela quantitativa della risorsa idrica, si richiamano nuovamente le limitazioni all’utilizzo non potabile" della stessa".