Cercano casa 45 studenti internazionali

L'Università di Pisa e l'associazione Sante Malatesta hanno fornito alloggio temporaneo a 45 studenti internazionali in emergenza abitativa. Gli studenti, provenienti da diversi paesi, hanno trovato difficoltà nel trovare soluzioni abitative adeguate. L'ateneo ha dimostrato solidarietà e attenzione alle necessità degli altri.

Cercano casa 45 studenti internazionali

Cercano casa 45 studenti internazionali

Sono 45 gli studenti internazionali in condizione di emergenza abitativa che, grazie al supporto dell’Università di Pisa e dell’associazione Sante Malatesta, hanno trovato un alloggio temporaneo all’Ostello Safestay in via Corridoni.

Lo rende noto l’ateneo pisano precisando che i ragazzi sono stati ricevuti dal rettore Riccardo Zucchi, dalla prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio Enza Pellecchia e dal prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali Giovanni Federico Gronchi, assieme alle rappresentanti dell’associazione Malatesta. Gli studenti, provenienti da Camerun, Marocco, Tunisia, Congo, Gabon, Iran ed Etiopia, sono arrivati a Pisa per studiare, spiega una nota dell’ateneo, "trovando però molte difficoltà nel reperire soluzioni abitative adatte alla loro situazione, compresi i 14 tra loro che erano in attesa dell’assegnazione della borsa di studio e dell’alloggio presso le residenze del Dsu: a novembre si sono rivolti all’associazione Malatesta, fondata nel 1999 da alcuni docenti dell’Università di Pisa per fornire sostegno, anche finanziario, agli studenti stranieri provenienti da Paesi in difficoltà per favorire il loro inserimento nella vita universitaria e cittadina".

Alla fine di un lungo percorso 35 studenti sono potuti entrare nella struttura dove stanno alloggiando in attesa di soluzioni definitive e 12 di loro hanno ottenuto l’assegnazione della borsa di studio e si sono potuti trasferire negli studentati, lasciando così il posto ad altri colleghi in difficoltà. "L’alloggio offerto agli studenti internazionali - ha concluso il rettore, Riccardo Zucchi - è un esempio tangibile di come l’ateneo metta in pratica i suoi valori, dimostrando che solidarietà e attenzione alle necessità degli altri non conoscono confini".