Pisa, 3 giugno 2021 – È ormai decollato il Made Green in Italy, lo schema nazionale volontario sviluppato dal Ministero della Transizione Ecologica per promuovere le eccellenze italiane ad elevata qualificazione ambientale e a ridotto impatto sull’ambiente. Per presentare le novità principali su questo tema e per illustrare le opportunità oggi garantite dalla certificazione, il prossimo 9 giugno, a partire dalle ore 10:00 in diretta streaming anche sul canale YouTube della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa https://www.youtube.com/user/ScuolaSantanna è in programma il webinar dal titolo “Made Green in Italy – Il decollo operativo dello schema di certificazione dell’eccellenza ambientale dei prodotti italiani e il suo ruolo nella transizione ecologica”. L’evento, che vedrà fra gli altri la partecipazione di rappresentanti del Ministero della Transizione Ecologica e della Commissione Europea, sarà inoltre l’occasione per illustrare i risultati ottenuti dal progetto europeo pilota Life EFFIGE (Environmental Footprint for Improving and Growing Eco-efficiency) che, sotto il coordinamento dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha coinvolto quattro filiere produttive di grande rilevanza per il Made in Italy (agroalimentare, legno-arredo, fonderie e servizio di ristorazione) nella sperimentazione della metodologia PEF (Product Environmental Footprint), il metodo di calcolo dell’impronta ambientale alla base della certificazione Made Green in Italy e che sta accompagnando il sistema produttivo italiano verso la piena attuazione dello schema e la sua valorizzazione competitiva. “Lo schema Made Green in Italy – dichiara Fabio Iraldo, professore ordinario dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna – è un formidabile strumento per stimolare il miglioramento delle prestazioni ambientali dei prodotti e dei servizi offerti dalle aziende. Vedere riconosciuto l’impegno per la sostenibilità con un marchio che è capace di associare l’eccellenza ‘green’ alla tradizione produttiva del Made in Italy, per di più rilasciato direttamente dal Ministero della Transizione Ecologica, è un’opportunità unica per un’azienda che, grazie a questa duplice leva potrà essere più competitiva sui mercati nazionali e internazionali. Chi ottiene questa certificazione può infatti far valere in modo integrato garanzie di tracciabilità e di sostenibilità ambientale, che rappresentano oggi un fattore determinante per avere successo nei confronti dei consumatori”. Made Green in Italy, che punta a diventare il nuovo standard sulla sostenibilità dei prodotti Made in Italy, rappresenta un tassello chiave nel quadro delle politiche nazionali per la transizione ecologica: la sua adozione intende infatti promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo, contribuendo così ad attuare nel contesto italiano la strategia per il Green Deal e per il Piano d’Azione sull’Economia Circolare dalla Commissione Europea. Per essere certificato Made Green in Italy, un prodotto deve presentare prestazioni ambientali pari o superiori ai benchmark di riferimento, che vengono stabiliti sulla base di una valutazione effettuata seguendo la metodologia PEF. La certificazione è accessibile ai soli prodotti per i quali esiste una RCP (Regola di Categoria di Prodotto) in corso di validità. Le RCP, che devono essere proposte al Ministero da soggetti pubblici o privati che rappresentano oltre il 50% del fatturato del settore cui appartiene la categoria di prodotto in questione, sono i documenti contenenti le indicazioni metodologiche che definiscono le regole e i requisiti necessari alla conduzione di studi relativi all'impronta ambientale per quella specifica categoria di prodotto. Grazie all’esperienza maturata nell’ambito del progetto Life EFFIGE, alcune filiere produttive hanno già potuto presentare al Ministero delle proposte di RCP relative a specifiche categorie di prodotto, e sono ora in attesa di ottenere il via libera per permettere alle aziende che operano nei settori interessati di richiedere il marchio per i loro prodotti. “Le filiere produttive che hanno partecipato al progetto EFFIGE hanno anticipato i tempi verso l’elaborazione delle Regole di Categoria di Prodotto – sottolinea Francesco Testa, professore associato dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna – e alcune di loro hanno anche già presentato le loro proposte al Ministero. Grazie all’importante lavoro condotto durante il progetto EFFIGE, in altri progetti europei (come il Life MAGIS, che vede la Scuola Superiore Sant’Anna come Partner) e nelle parallele azioni di supporto condotte dal Ministero della Transizione Ecologica, quindi, ora le aziende attive nei settori per i quali sono state approvate le RCP possono già certificare i loro prodotti con il marchio Made Green in Italy, con tutti i vantaggi competitivi che una certificazione di sostenibilità ambientale così autorevole può garantire oggi e ancor più in futuro”.
Cronaca“Made Green in Italy”, decolla la certificazione per le eccellenze italiane sostenibili