Cetilar Arena? Il mondo cambia, ma non si gettino via 142 anni di storia

Lo storico stadio Arena Garibaldi del Pisa Calcio, con 142 anni di storia, potrebbe cambiare nome per un nuovo sponsor. Una decisione che suscita riflessioni sulla tradizione e la passione legate al calcio.

Cetilar Arena? Il mondo cambia, ma non si gettino via 142 anni di storia

L’Arena Garibaldi - Stadio Romeo Anconetani in una foto con il drone

Cetilar Arena? Non dobbiamo essere schizzinosi, il mondo va avanti e il calcio è cambiato. Non è nuovo che uno sponsor agganci il suo nome a quello di uno stadio del calcio. E’ una cosa che accade in tutta Europa. Purché sia uno sponsor che investe in questa operazione una cifra importante. Perché non sarebbe giusto per entrate modeste cancellare 142 anni di storia. Come dire, 142 anni di passione e di ricordi. "Domenica ti porto all’Arena Garibaldi": quante infanzie sono cresciute con questa promessa? Fino al 1919 il Pisa aveva giocato all’Abetone, dall’anno dopo si trasferì all’Arena Federighi, in fondo a Porta a Lucca, dove si faceva teatro all’aperto e dove si era esibito anche il circo di Buffalo Bill. Le strutture sportive restarono molto arrangiate – una tribunetta in legno e poco più - anche quando i nerazzurri, il 24 luglio del 1921, giunsero a disputare (a Torino) la finale nazionale contro la Pro Vercelli, purtroppo persa per 2 a 1.

Intanto, morto nel 1882 Giuseppe Garibaldi, da quell’anno all’Arena Federighi era stato dato il nome dell’eroe dei due mondi. Fu così fino a quando, su progetto Severini-Buoncristiani, l’8 novembre del 1931 fu inaugurato uno stadio vero, con tribune coperta e scoperta, pista per l’atletica e perfino due campi per il tennis. L’inaugurazione fu in grande stile, con il re in tribuna e un saldo ginnico degno di una metropoli. Ma il vecchio nome "Arena Garibaldi" era stato cambiato dal regime dell’epoca in "Campo Littorio". Eppure, quando la stampa annunciava la partita, i pisani continuarono a dire: "Domani si va all’Arena Garibaldi". Intanto anche il Pisa Sporting Club era stato costretto – "Dio maledica gli inglesi!" – a cambiare nome in “Associazione Calcio Pisa”. Il 2 settembre del 1944 la città fu liberata. Non c’erano luce, gas, acqua ma in compenso c’erano macerie ovunque. Già nel 1945 la vita cominciò a rinascere e l’Arena Garibaldi riprese il suo nome. Ma il prato era inutilizzabile perché gli americani vi avevano steso le strutture di un grande ospedale militare. Intanto i nerazzurri si erano ricostituiti in “Pisa Sporting Club. Le prime partite furono giocate a Marina di Pisa, ma non appena gli americani sgomberarono il calcio tornò nella vecchia, cara “Arena Garibaldi”. Il primo campionato vero fu quello del 1946-47, la prima gara casalinga Pisa-Suzzara. Risultato, 3 a 3. Ed Enzino Loni segnò due reti.

Renzo Castelli