di Antonia CasiniPISAChat anonime per reclutare persone che vadano ad occupare le scuole con l’appello finale: "Spaccate tutto!". Un tam tam di messaggi (consegnati alla Digos e ai carabinieri che indagano) sui cellulari dei ragazzini, perché alcuni sarebbero già stati individuati e hanno 14 anni. Si è parlato di esterni che si intrufolano nei locali per poi devastarli, ma in realtà sembrerebbero, in certi casi, semmai studenti di una struttura che si intromettono in un’altra con un effetto a catena. Scuole pisane, sono e saranno giorni difficili con alcuni istituti danneggiati per migliaia di euro. È tempo di conta e di riflessioni difficili, come quella del dirigente scolastico del Santoni Maurizio Berni che in una circolare fa appello alle famiglie: "Siamo finalmente in grado, con fatica e con opportuni utilizzi di laboratori al posto di alcune aule, di ristabilire completamente l’attività didattica nella sede di largo Marchesi".
"Non di vera occupazione si è trattato, ma di mera azione vandalica atta a distruggere, sporcare in modo degradante, oltre che vessatorio per chi deve ripulire, e rendere inutilizzabili per lunghi periodi beni comuni indispensabili per la realizzazione del diritto fondamentale all’istruzione, che è stato pesantemente leso". Spiega poi l’"accanimento nei confronti dei soggetti più fragili, e parlo sia di studenti e studentesse, sia di lavoratori e lavoratrici. Questi ultimi, infatti, non hanno tutti lo stesso tipo di contratto di lavoro, e in particolare proprio la categoria che si intendeva “difendere” (quella degli assistenti specialistici per ragazzi e ragazze con disabilità) è rimasta senza stipendio in questi giorni; così come sono rimaste senza stipendio le docenti di tecniche estetiche dell’indirizzo Operatore del benessere".
Il bilancio dei danni è provvisiorio. "Sono in questo momento evidenti i danni dovuti ai vetri rotti (un primo preventivo è di 2.800 euro, ma esaminando meglio i locali durante le pulizie ne sono stati individuati altri) e ai furti di 9 computer usati nelle classi per il registro elettronico, di cui 2 nelle classi che ospitiamo del Liceo scientifico Buonarroti. Le scritte volgari, umilianti, abiliste e sessiste che stridono con gli intenti del pur debole documento presentato a pretesto della “occupazione” e le svastiche". Responsabilità. "Chiederemo agli stessi studenti e studentesse di rimuoverle, perché diano prova, se vogliono dimostrarlo, del loro dissenso a questo profondo degrado imposto da una minoranza che ha attuato un’azione al di fuori di qualsiasi meccanismo di consultazione".
Già in passato il preside aveva chiesto di "vigilare sugli orari in cui i propri figli/le proprie figlie sono fuori casa, se inusuali, e al contempo (...) rafforzare con loro il dialogo". Adesso aggiunge "sulla base dei messaggi inequivocabili rinvenuti in chat anonime e già segnalati alle forze dell’ordine, di fare attenzione a che cosa passa sui telefoni dei propri figli, a cui si potrebbe risalire attraverso le eventuali indagini". E chiede "una consapevolezza della corresponsabilità dei doveri educativi, collaborando con la scuola nell’individuazione dei responsabili, fossero anche i propri figli". Per "assumersi le proprie responsabilità e compiere opportune azioni riparative". Sono stati infatti rinvenuti oggetti, già sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria (in particolare, un cacciavite da elettricista, un tronchese per tagliare i lucchetti, un casco da moto, un monopattino e una grossa cassa acustica)".
Preside che, in un clima preoccupante, vuole sottolineare anche comportamenti esemplari, come quello delle rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto, che, insieme alla totalità delle componenti di questo organo collegiale, sono riusciti nell’intento di effettuare lo sgombero immediato dei locali, in modo fermo ma pacifico". Ma anche il comportamento dei collaboratori scolastici, "che con un lavoro in condizioni assolutamente emergenziali e non prive di pericoli, hanno permesso il ripristino dei locali". Eccellente "il ripristino dei laboratori di tecniche estetiche e massaggio fatto dalle alunne dell’indirizzo Operatore del Benessere sotto la guida della loro docente".