Pulsanti anti-aggressione nei reparti a rischio, come i pronto soccorso, videosorveglianza, vigilanza privata, e un canale diretto con le forze dell’ordine con controlli potenziati e passsaggi giornalieri e notturni, in prossimità di strutture sanitarie pubbliche, per essere pronti ad agire in caso di richiesta. Sono le misure, in parte messe in atto, in parte purtroppo ancota solo annunciate per aumentare la sicurezza del personale sanitario in servizio nell’Azienda ospedaliero universitaria pisana e negli opedali Asl. Con tanto di protocollo firmato a marzo, tra il prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro e le direttrici generali di Aoup, Silvia Briani e di Asl Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani.
CronacaChi si cura della sicurezza negli ospedali?