MICHELE QUIRICI
Cronaca

Chianni e Rivalto, terra amata dalle “penne“

Molti i libri su questo angolo di Toscana che non finisce mai di stupire. Racconti che vanno indietro nel tempo e da riscoprire

di Michele Quirici

Girovagando per le nostre amene colline non possiamo fare a meno d’incantarci ad ogni passo, ma se, oltre ad ammirare splendidi paesaggi, borghi stupefacenti e scorci poetici, si compie un ulteriore viaggio nelle pagine di un libro che parla del territorio che stiamo attraversando, credetemi, è tutta un’altra cosa. Ormai, e per fortuna, esiste una vasta biblioteca che parla della nostra terra e ogni giorno esimi professori, appassionati e cultori della materia, aggiungono un tassello prezioso che contribuisce a ricostruire, a capire, la nostra storia. Un racconto che si arricchisce continuamente e ogni volta che si pubblica qualcosa, si danno nuove pennellate al quadro d’insieme. Un dipinto prezioso che consente di affacciarsi sul nostro passato, di guardare il presente con occhi diversi e di provare a consegnare alle nuove generazioni un ombrello fatto di storie, valori e visioni da usare quando piove e per ripararsi quando il sole picchia forte.

Uno dei luoghi che certamente può vantare ormai molti studi è sicuramente Chianni e da ieri è nuovamente a disposizione il contributo di Loredana Fabbri, “Le comunità di Chianni e Rivalto (secc. XI-XIX), Chianni delle colline pisane” che era uscito nella Rassegna Volterrana a metà degli anni ottanta e che è stato ristampato anastaticamente. Il percorso dell’Amministrazione e dei suoi cittadini alla riscoperta della propria storia comincia in maniera sistematica a partire negli anni novanta, come racconta Carlo Agostini nella sua introduzione al libro: “Un progetto culturale di ricerca per recuperare e conservare conoscenze che altrimenti, di giorno in giorno, verrebbero meno, così come scompaiono personaggi, storie, tradizioni e racconti”. “Chianni la sua storia, la sua gente”, pubblicato nel 1990, è il primo passo di quest’avventura a cui seguono: nel 1994, “La Comunità di Chianni, momenti di storia”, nel 2000 “100 anni di storia Chianni nel ‘900” e “L’olio extravergine di oliva di Chianni”, a cura di Giacomo Costagli, (2002). Due formidabili ricercatori come Luigi Benvenuti e Ilianella Boldri hanno prodotto per la propria comunità molte pubblicazioni: “In tempo di guerra. Chianni negli anni ‘40 tra Storia, piccole storie, storielle...” (2010); “La minestra di niente” (2011); “Ar mi’ paese. La provincia pisana, parole, parolacce, modi di dire, proverbi, etc…” (2014), “Il paesechenoncepiù” (2019), e “La vacanza”(2020). Scrive Agostini: “I lavori di Ilianella Boldri e Luigi Benvenuti costituiscono una vera e propria miniera della realtà economica-sociale della zona nel ‘900. Come scriveva nel ’94 il professor Marco Tangheroni, l’ideale sarebbe scrivere una vera e propria storia che tratti con compiutezza analitica tutti gli aspetti del passato del territorio comunale: ebbene questa storia era stata scritta, ma pochi la conoscevano”: il saggio di Loredana Fabbri. A questi studi vanno aggiunte anche la riscoperta delle opere di Achille Costagli da parte di Luigi Benvenuti: “Memorie del Santuario di Poggiopiano dedicato alla Santissima Vergine del Carmine presso il Castello di Rivalto” (1898, ristampato nel 2007) e “La torre di Rostona o Gli ultimi due re Longobardi” (1892, ristampato nel 2014). Inoltre negli anni sono stati pubblicati: nel 2004, “Chianni e Rivalto nelle cartoline del ‘900” (idea originale di Mirco Agostini, Luigi Benvenuti, Ilianella Boldri, Fabio Moretti e Massimiliano Vezzosi); nel 2001 “Da Chianni a Peccioli” di Giuseppe Caciagli, “Fantasmi ‘hiannerini” di Silverio Marchetti, e “Passeggiando tra boschi e castelli di Chianni: itinerari escursionistici” di Marco Panerai. L’elenco potrebbe continuare, ma oggi ci fermiamo qui…