Sfregio ai Cavalieri. Imbrattata nella notte la facciata della chiesa

Vernice spray nera e la scritta “Eva ci mancherai”, con la “A” degli anarchici. La scoperta ieri mattina. Telecamere al setaccio per invididuare gli autori

La chiesa di Piazza dei Cavalieri a Pisa è stata progettata da Giorgio Vasari ed eretta nel 1565

“Eva ci mancherai, libera la tua anima compagna. Per sempre” recita la scritta, realizzata in vernice nera, in basso a destra vicino ai gradoni

Pisa, 22 settembre 2024 – Ancora uno sfregio ai tesori della città. Un risveglio amaro ieri per piazza dei Cavalieri e la sua chiesa di Santo Stefano, la cui facciata è stata imbrattata nella notte tra venerdì e sabato da qualche vandalo armato di bomboletta spray. “Eva ci mancherai, libera la tua anima compagna. Per sempre” recita la scritta, realizzata in vernice nera con la prima “A” di anima che richiama quella cerchiata del movimento anarchico, notata solo ieri mattina in basso a destra sulla facciata della chiesa, dietro ai gradini che spesso nel fine settimana diventano punto di raccolta dei tanti giovani che escono per le vie del centro storico.

Per individuare gli autori, la polizia acquisirà le immagini delle telecamere presenti in vari angoli della piazza. Non è la prima volta. Già in passato l’edificio era stato deturpato da scritte e atti vandalici, alimentando le polemiche sulla “cattiva movida” che si riversava in una delle piazze più prestigiose della città. Quest’ennesimo episodio si consuma proprio nel weekend in cui la chiesa, dopo mesi di chiusura, ha riaperto le sue porte al pubblico, guidato alla scoperta dell’edificio dagli allievi della Scuola Normale Superiore.

Soltanto pochi giorni fa, infatti, era stata annunciata la riapertura straordinaria della chiesa per gli ultimi due weekend del mese, grazie a un finanziamento ministeriale di 3 milioni e mezzo di euro e alla collaborazione della Normale. Adesso la comparsa della scritta, a guastare la rinascita di uno degli spazi più belli della città. L’edifico, progettato da Giorgio Vasari nel Cinquecento quando a Pisa fu istituito l’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, era stato sottoposto negli ultimi giorni a sopralluoghi che avevano interessato il caratteristico soffitto a cassettoni, in uno sforzo corale volto a rendere nuovamente accessibile la chiesa. A dare un contributo prezioso anche la Normale, con la convenzione firmata a maggio dal direttore Luigi Ambrosio e dal soprintendente Valerio Tesi per la promozione del monumento e del suo ricco patrimonio storico e artistico. Nuove aperture sono previste per il prossimo weekend in occasione di “Bright Toscana” e delle “Giornate europee del patrimonio”.

Stefania Tavella