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Pisa, 18 dicembre 2020 - "È come se li avesse donati lui". L’ultimo gesto generoso di Filippo Soldateschi, il 40enne morto l’8 dicembre in superstrada all’altezza della piazzola prima dell’aeroporto, mentre stava andando in ospedale: un aiuto a chi ha più bisogno in questo Natale. I soldi sono stati raccolti in occasione dell’addio al giovane artista 3D e designer di interni di yacht. Una cerimonia che si è tenuta nella chiesa di San Nicola, la chiesa di Filippo dove ha svolto il suo percorso spirituale, "la sua era una grande fede", ricorda il papà che lancia un appello per rintracciare la giovane che lo ha aiutato il giorno dell’Immacolata, quando il figlio se ne è andato tra le sue braccia. Erano così tante le persone che volevano partecipare al funerale che il padre ha lanciato un appello per non creare raggruppamenti ed evitare rischi di contagio. Era stato deciso di trasmettere tutto in streaming: c’è stato poi qualche problema di audio e si è optato per Meet. La prima parte delle offerte ricevute attraverso i tre punti di raccolta, che la famiglia ringrazia (Panificio Pini, Bei mi tempi Da Maria e Fabio edicola), è stata consegnata a Don Mariolino della comunità di San Nicola "che - spiegano babbo Massimo, pediatra ora in pensione, e la mamma Stefania - ha già individuato una famiglia in difficoltà che soltanto lui conosce. L’ultimo gesto per far passare un Natale più sereno" a chi affronta l’emergenza e la crisi con ostacoli ancora più grandi degli altri. Ma ci sono altre realtà che hanno partecipato all’iniziativa, come lo studio medico che gestisce Carolina (la sorella di Filippo) a San Piero, dove i Soldateschi sono molto conosciuti. E anche il personale della Stella Maris - Massimo si occupa di bambini con disabilità da tempo - si sta impegnando per questo progetto. "Vorrei davvero poter dire grazie alla giovane veterinaria che mi ha aiutato a rianimare mio figlio. Pioveva, le macchine che passavano ci riempivano di schizzi, ma lei non si è mossa e ha praticato con mani esperte le manovre. Mi piacerebbe dirglielo di persona. Ma non conosco il suo nome né la provenienza. Speriamo che le arrivi il messaggio" (se leggesse, può contattare i genitori scrivendo a [email protected] o telefonando allo 0503139711). "La nostra gratitudine va poi al personale del 118 che ha inviato i soccorsi e ai volontari e operatori della Misericordia di Pisa che chiamavano Filippo “il bimbo”. Ai due poliziotti della stradale di Pisa, così delicati, e al magistrato che è stato molto comprensivo. E alla comunità tutta di San Piero" che si è stretta attorno alla famiglia e a Filippo.
Antonia Casini