Pisa, 28 gennaio 2025 – "Luci, pedali e giubbino catarifrangente per rendersi visibili e ridurre il rischio di incidenti". A dirlo Leonora Rossi, presidente Fiab Pisa, dopo l’incidente di ieri in via del Brennero in cui ha perso la vita un ciclista di 54 anni dopo essere stato travolto da una automobilista alle prime luci dell’alba.
Presidente Rossi, un altro ciclista ucciso su strada.
"Purtroppo, i dati ci dicono che il numero di ciclisti e pedoni morti a causa di incidenti stradali è in aumento e nella maggior parte dei casi il sinistro stradale è causato dall’automobilista, non dal ciclista che è un utente debole della strada".
Ma quali sono gli accorgimenti che il ciclista può adottare per una maggiore sicurezza?
"Per legge i ciclisti devono dotarsi di alcuni dispositivi per rendersi visibili in caso di scarsa illuminazione. In particolare, devono controllare il corretto funzionamento delle luci (anteriore e posteriore), dei catadiottri sui pedali e indossare il giubbino catarifrangente quando opportuno, specialmente se si circola su strade extraurbane. Poi naturalmente, in presenza di pista ciclabile i ciclisti sono obbligati a utilizzarla. E infine, il suggerimento è di prestare sempre la massima attenzione, dal momento che in caso di urto con un’automobile sono proprio loro ad avere la peggio. Ma mi lasci dire...".
Cosa?
"Che, in realtà, i consigli andrebbero dati agli automobilisti. Il più delle volte, infatti, è loro la responsabilità dei sinistri stradali".
Quali sono le principali cause degli incidenti?
"Intanto l’eccesso di velocità, ma anche il mancato rispetto della distanza di sicurezza in fase di sorpasso che, secondo il codice della strada, deve essere di un metro e mezzo. A questo si aggiungono le distrazioni al volante, come l’uso del cellulare. E poi...".
Dica...
"Un dato allarmante, sul quale bisognerebbe riflettere, è che un’altissima percentuale di sinistri stradali nei quali perdono la vita ciclisti e pedoni avviene paradossalmente in ambito urbano, dove la circolazione dovrebbe essere molto più sicura per tutti e dove, soprattutto, si dovrebbe guidare a una velocità ridotta".