Smart City, un termine ormai da tempo entrato a far parte non solo del linguaggio accademico, ma anche di quello quotidiano. Anche se non è ancora chiaro cosa si intenda con questa espressione e soprattutto quali siano i fattori che determinano se una città sia smart o meno. A far chiarezza è il report curato da Blum e Prokalos per City Vision che analizza il grado di “intelligenza” dei Comuni italiani attraverso il City Vision Score, indice che valuta la capacità dei territori di adottare soluzioni digitali e innovative. Non sorprenderà il fatto che al vertice di questa classifica ci sia Milano, la Smart City per eccellenza, ciò che però invece sorprende è il piazzamento di Pisa, che si è contraddistinta in varie categorie del report. La città della Torre è al 93° posto della classifica generale, risultato che potrebbe sembrare niente di eccezionale se non confrontato ai piazzamenti ottenuti invece in altre categorie. Per avere un quadro il più preciso possibile infatti City Vision ha deciso di adottare un approccio inclusivo, suddividendo i ranking in tre aree geografiche principali: Nord, Centro e Sud e Isole. Inoltre è stato deciso di realizzare altre quattro “sottocategorie” analizzando singolarmente le performance di: borghi, piccoli comuni, comuni medi e grandi comuni. Ebbene proprio in queste categorie Pisa, e la sua provincia, hanno ottenuto risultati importanti, conquistando il primo posto nella categoria dei medi comuni (tra 50.001 e 100.000 abitanti) seguita da Ancona (Marche) e Siena (Toscana); e il secondo posto con Bientina nella categoria dei piccoli comuni (tra 2.001 e 50.000 abitanti). Il risultato forse più importante però è arrivato nella categoria capoluoghi, dove Pisa si è piazzata al 12esimo posto scavalcando Firenze che ha ottenuto “solo” la 14esima posizione. Ma in base a cosa sono state valutate le città italiane?
Il City Vision Score ha impiegato 30 indicatori elementari, raccolti da fonti pubbliche istituzionali, in riferimento alle 6 dimensioni caratteristiche delle smart city: smart governance, smart environment, smart mobility, smart economy, smart living e Smart people. Fra gli indicatori presi in esame vi sono invece per esempio la percentuale della raccolta differenziata, la lunghezza delle piste ciclabili, il numero delle start up presenti sul territorio, il prezzo medio delle case e la percentuale dei laureati. Tutti aspetti in cui la città della Torre ha dimostrato di poter competere alla pari con città molto più grandi e ricche.
G.E.