"Comprendiamo e condividiamo il senso della proposta di conferire la cittadinanza onoraria ai ragazzi nati e cresciuti a Pisa, tuttavia il rischio è quello di dare una risposta puramente simbolica, quando i ragazzi nati in Italia hanno bisogno oggi di provvedimenti concreti". Parola di Sergio Bontempelli, presidente di Africa Insieme, l’associazione che da anni sostiene e realizza percorsi di inclusione e integrazione dei migranti, che è intervenuto dopo il lungo dibattito dell’altro giorno in consiglio comunale sulla mozione del centrosinistra che chiedeva di conferire la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati.(al termine del quale il consigliere civico di maggioranza della lista Sviluppo e territorio, Andrea Maggini, ha preferito non esprimersi decidendo di non partecipare al voto). "Meglio sarebbe - aggiunge Bontempelli -adoperarsi per garantire il pieno rispetto di tutte le norme che già oggi consentono di ottenere la cittadinanza". Il presidente di Africa Insieme però avrebbe preferito che ci fosse stata una presa di posizione politica netta "a favore del referendum" come aveva chiesto con una sua mozione Diritti in comune: "Quello sarebbe stato un segnale di grande importanza".
Del resto, osserva Bontempelli, "la legge sulla cittadinanza è ormai vecchia: è stata pensata e approvata nel 1992, in un periodo in cui l’Italia non era ancora un Paese di immigrazione e una riforma è perciò necessaria e urgente, perché sono troppi gli italiani di fatto (persone nate e cresciute in Italia) che non hanno la cittadinanza, e dunque non sono riconosciuti come italiani a pieno titolo". Insomma, ciò che serve, secondo il presidente di Africa Insieme, è uno scatto in avanti per raggiungere un vero e proprio status giuridico che la cittadinanza onoraria invece non garantisce. "Il referendum di iniziativa popolare che chiede una riduzione del periodo di residenza necessario per accedere alla naturalizzazione - conclude Bontempelli - va in questa direzione, ed è per questo che è giusto sostenerlo, perché dà risposte concrete a esigenze altrettanto concrete".
Gab. Mas.