
Pronto soccorso emergency ospedale di Cisanello Pisa (foto di Enrico Mattia Del Punta)
Pisa, 27 aprile 2025 – Caos e ambulanze in fila per ore davanti al pronto soccorso. È quanto accaduto nella giornata di ieri all’ospedale di Cisanello. Le immagini diffuse da pazienti e operatori delle associazioni di volontariato mostrano chiaramente almeno cinque ambulanze ferme fuori dalla camera calda, con i pazienti ancora a bordo in attesa di essere presi in carico. La denuncia delle associazioni parla di una situazione di forte disagio, con lunghe ore di attesa che hanno provocato disservizi e criticità operative.
“Il primo pensiero è per i pazienti che aspettano ore. Non è possibile continuare in questo modo – ha dichiarato Sandra Capuzzi, commissaria straordinaria della Misericordia di Pisa –. Con questi ritardi aumentano i costi economici e sociali per le associazioni. Noi abbiamo avuto volontari che hanno terminato il turno anche con oltre un’ora di ritardo e questo, per chi ha impegni personali, una cena o un appuntamento, diventa insostenibile. Il rischio, già oggi evidente ma che potrebbe peggiorare in prospettiva, è che i volontari scelgano di non rendersi più disponibili in determinate giornate per timore di non riuscire a rispettare i propri impegni personali”.
Secondo Capuzzi, inoltre, il fermo prolungato dei mezzi di soccorso rappresenta un danno economico rilevante per le associazioni. “Così – spiega – si perdono quei rimborsi sacrosanti che ci vengono riconosciuti per il servizio svolto. I rimborsi – precisa – sono il sistema attraverso il quale riusciamo a sostenere economicamente le nostre attività”.
Il problema delle attese prolungate al pronto soccorso era già stato denunciato più volte dalle associazioni di volontariato, anche attraverso le pagine de La Nazione. La fila di ambulanze registrata ieri sembrerebbe imputabile, secondo gli operatori, ai giorni di festa, durante i quali gli accessi aumentano sensibilmente. “Crescono gli accessi – spiega Lorenzo Peluso, rappresentante del sindacato Nursind –, ma non solo: aumenta anche il tempo di attesa per le visite, aggravato dalla cronica carenza di posti letto nei reparti e dalla persistente mancanza di una programmazione adeguata”.
Un’analisi condivisa anche da Alessandro Betti, presidente della Pubblica Assistenza di Pisa. “Troppo spesso – commenta –, nonostante molteplici promesse e modifiche normative fino ad oggi rivelatesi inutili, al pronto soccorso siamo costretti a lunghe ore di attesa in fila. Questa situazione priva il territorio dei pochi mezzi di soccorso disponibili e contribuisce a stressare ulteriormente i volontari. Non è più una condizione tollerabile”.
EMDP