PISA
Grazie a super prati da Serie A e influencer per coltivare piante in casa, due giovani imprenditori pisani hanno sbancato agli Oscar Green di Coldiretti Toscana. Si tratta dei fratelli Luca e Marco Pacini, proprietari delle aziende florovivaistiche sangiulianesi Hts e l’Ortofruttifero, che hanno ottenuto due dei sette riconoscimenti assegnati durante la diciottesima edizione del premio di Giovani Impresa Coldiretti Toscana.
Nello specifico, Hts ha creato, in collaborazione con l’Università di Pisa, “Erbavoglio“ il rivoluzionario sistema che consente di creare prati molto più sostenibili e meno energivori. Un progetto apprezzato soprattutto in ambito calcistico: è infatti la tecnica con la quale è stato realizzato il campo dove giocano il Pisa, l’Empoli, la Fiorentina, ma anche diverse squadre dalla Ligue 1 e di altri tornei europei. "Il tappeto - spiega Luca Pacini - non si semina o non avviene con la posa a rotoli: le singole piantine, coltivate nelle serre della nostra azienda per 40 giorni, sono trapiantate pazientemente una a una con macchine automatizzate. I nostri manti consumano tra il 50%-80% in meno di acqua rispetto ai tradizionali e questo si traduce in minori costi e in una maggiore attenzione verso una risorsa sempre più preziosa".
Per quanto riguarda “l’Ortofruttifero“, si tratta di un colosso che produce ogni anno 50 milioni di piantine da orto destinate a giardini, vivai e negozi, la cui particolarità sta però nell’utilizzo dei social. Marco Pacini, infatti, è un agri-influencer con oltre 16mila follower che su Facebook e Instagram dispensa informazioni e consigli su come coltivare piante in casa e quali tecniche seguire per avere sempre a disposizione ortaggi freschi a millimetro zero. "Con questo nuovo progetto - racconta Pacini, peraltro presidente di Coldiretti Pisa - vogliamo comunicare e trasferire agli utenti, soprattutto ai giovani, il piacere e i vantaggi di autoprodurre in casa un po’ degli ortaggi che si consumano abitualmente. Attività che comporta anche diversi benefici economici, ambientali e di salubrità dei prodotti". "I giovani imprenditori – spiega Francesco Panzacchi, delegato Giovani Coldiretti Toscana – sono più innovativi e più attenti alla sostenibilità, e nel caso specifico della nostra regione tra i più multifunzionali: il 28% delle aziende guidate tra gli under 40 ha sviluppato almeno un’attività che posiziona la nostra regione al secondo posto in Italia. Certo, il ricambio generazionale è arduo nel nostro settore, ma il dato incoraggiante deriva dal desiderio di tanti ragazzi di affacciarsi nel nostro mondo. La voglia non manca". A riprova di ciò, il panorama pisano dei giovani nell’agricoltura fa ben sperare: sono infatti 236 le aziende nelle nostre campagne che hanno al vertice under35. Un seme a cui è affidato il futuro del settore.
Mario Ferrari