
Elisa Giuliani, prorettrice alla sostenibilità dell’Ateneo Pisano ha incontrato le associazioni ambientaliste dopo la loro denuncia sui tagli selvaggi di alberi a Coltano nei terreni Unipi
"Unipi rimuove rifiuti da discariche abusive ogni volta che è chiamata a farlo, con una spesa considerevole, un singolo intervento può costare anche 60mila euro, poiché queste discariche spesso contengono rifiuti speciali. E’ frustrante sia per noi che spendiamo sia per i cittadini di Coltano: il giorno dopo la rimozione, c’è una nuova discarica. Non possiamo recintare le zone boschive, né prevedere un controllo costante su tutto il nostro patrimonio che ha una estensione di oltre 700 ettari". Lo dice Elisa Giuliani prorettrice alla sostenibilità di Unipi. La frase tocca uno dei punti portati al tavolo sui tagli selvicolturali in pineta autorizzati e previsti dal piano di gestione forestale di Unipi che hanno interessato a taglio raso una superficie di poco superiore a 1 ettaro e una pari superficie con un taglio di sgombero in quel di Coltano. Le proteste degli ambientalisti si sono fatte sentire in rettorato e da qui l’apertura ad un dialogo con Città ecologica, Comitato difesa alberi, Comitato difesa di Coltano, Italia Nostra ed Amici della Terra. Antonio Mori del Comitato difesa alberi aveva chiesto se "davvero fosse necessario radere al suolo tre ettari di una pineta di 131 anni, nella quale era già ampiamente presente una abbondante rinnovazione naturale e che nel tempo stava "autodiradandosi" senza bisogno di intervento antropico". Giuliani fa presente che, nell’incontro, il professor Angelo Canale ha evidenziato come "il Piano di gestione forestale sia obbligatorio perché previsto dalla legge regionale 39/2000; esso è approvato dalla Regione e dal Parco e prevede la messa in atto di specifici mirati interventi di gestione delle aree boschive." Aggiunge poi che "è stato comunque aperto con le associazioni un canale di confronto proprio sul Piano forestale". Giuliani da sempre, è sempre stata "permeabile" alla tematica ambientale. La stessa risponde anche a Pierluigi D’Amico di città ecologica sulla questione del consumo di suolo e dice: "Con il prorettore Leccese abbiamo risposto che le progettualità edilizie sono state ridimensionate rispetto al passato. Cambiano gli scenari e cambiano le esigenze. A mia memoria, gli unici nostri interventi significativi edilizi saranno quelli dei dipartimenti di Biologia e di Veterinaria".
E’ stata Anita Faccendoni del Comitato difesa Coltano a riportare l’attenzione sui lavori e sui rifiuti: "Come mai – ha detto - nonostante le nostre segnalazioni, la ditta ha continuato a lavorare di notte, con le luci delle fotoelettriche sparate nel bosco, e ha evitato di delimitare l’area di cantiere, mettendo a rischio i cittadini?". Giuliani: "Vedremo se la ditta si è adoperata in conformità. Sui rifiuti, lo ripeto è una questione che va affrontata in maniera strutturale, non può essere l’Università a risolvere questo problema in maniera unilaterale".
Carlo Venturini